Dieci anni di “Luoghi del Cuore”: 45 interventi e 2 milioni di persone coinvolte
Dalla sua prima edizione del 2003 il censimento nazionale del FAI – Fondo Ambiente Italiano “I Luoghi del Cuore”, realizzato in collaborazione con Intesa Sanpaolo, ha coinvolto in tutta Italia 1.800.000 persone, oltre 31.000 luoghi d’arte e natura e quasi 6.000 comuni, ha avuto un incremento di segnalazioni nella sesta edizione pari al 3.900% rispetto alla prima e ha permesso 45 interventi diretti in 15 regioni. Nato con l’obiettivo di sensibilizzare cittadini e istituzioni sul tema della tutela del paesaggio e del patrimonio artistico e ambientale, “I Luoghi del Cuore” è oggi la più importante iniziativa nazionale di mobilitazione nel nome di un’Italia da difendere e da tramandare alle generazioni future.
Per i dieci anni di questo progetto, diventato così importante per gli italiani, il FAI ha deciso di realizzare uno studio scientifico dei dati emersi nel corso dei sei censimenti finora conclusi (2003, 2004, 2006, 2008, 2010, 2012), con l’intento di offrire una lettura inedita e innovativa del territorio del nostro Paese. Il volume che ne è scaturito è una sorta di “libro bianco” che a oggi non esiste nel sistema dei beni culturali italiano: fino a questo momento, infatti, non era stata realizzata una mappatura tanto estesa e capillare di beni storico-artistici e paesaggistici da tutelare e valorizzare, così come percepiti dai cittadini. Un’analisi che non è l’applicazione di una visione ma che è stata costruita “dal basso” e che risulta ancora più importante proprio perché è in grado di restituire la geografia emotiva degli italiani, composta da una grande varietà di luoghi e di storie, rappresentando così la più ampia ed esaustiva applicazione italiana della Convenzione Europea del Paesaggio. Un documento poco conosciuto eppure ratificato nel 2000 da trentadue Stati membri del Consiglio d’Europa – entrato in vigore in Italia nel 2006 – e che rappresenta il primo trattato internazionale dedicato al paesaggio europeo.
Il Rapporto – edito da il Mulino – ha preso in considerazione i 31.105 luoghi votati nelle edizioni de “I Luoghi del Cuore” finora concluse, indipendentemente dal numero di segnalazioni pervenute, e li ha studiati sulla base di filtri geografici, sociali, economici e turistici attraverso l’incrocio con i dati dei principali enti di riferimento nazionali, quali ad esempio l’ISTAT e il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. In questo modo è stato possibile dare una lettura sistematica del patrimonio di informazioni generato nei dieci anni del progetto, che permetterà di fornire alle istituzioni nazionali e regionali un importante strumento aggiuntivo per la lettura del territorio e la possibile programmazione delle linee di intervento.
Alla sezione introduttiva che presenta il volume, segue la corposa sezione di analisi scientifica, che è stata affidata a CAIRE – Cooperativa Architetti e Ingegneri di Reggio Emilia, che ha una pluridecennale pratica nel campo degli studi geografici e urbanistici e della pianificazione territoriale. Come scala di lettura privilegiata dei dati sono stati scelti i 686 sistemi locali riconosciuti dall’ISTAT, un ambito sovracomunale di dimensioni territoriali inferiori alla provincia e dunque più adeguato alla comprensione delle dinamiche che muovono i territori.
Quattro esperti dei settori geografico ed economico – Sergio Conti, Presidente della Società Geografica Italiana, Massimo Quaini, Professore Ordinario di Geografia dell’Università degli Studi di Genova, Roberto Camagni, Professore Ordinario di Economia Urbana del Politecnico di Milano e Marco Frey Direttore dell’Istituto di Management della Scuola Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento Sant’Anna di Pisa – hanno offerto riflessioni aggiuntive su quanto emerge nel Rapporto, dal punto di vista geografico, della percezione sociale, della sostenibilità e dello sviluppo economico e turistico. Tra i dati salienti emersi, l’esigenza primaria di tutela del verde urbano, la scarsissima sensibilità verso il patrimonio archeologico, un insospettato protagonismo degli abitanti delle aree interne del Paese nella segnalazione dei luoghi da non dimenticare, l’attaccamento all’eredità rurale e ancora la possibilità di innovazione che “I Luoghi del Cuore” possono offrire ai sistemi territoriali più poveri.
Nella terza sezione il volume presenta una serie di importanti proposte, alcune programmatiche e strategiche, altre applicabili nel breve termine, come la richiesta di inserimento di una selezione di Luoghi del Cuore nei piani paesaggistici regionali e la presentazione alle istituzioni di un metodo virtuoso di intervento per il recupero e la valorizzazione dei beni culturali e ambientali. Un metodo costruito dal FAI nei dieci anni del progetto e dimostratosi di particolare efficacia: 45 interventi concreti resi possibili grazie al coinvolgimento attivo delle forze locali. Il censimento infatti opera per e con i territori, con la società civile che intende tutelare i propri simboli identitari e nello stesso tempo si pone come interlocutore propositivo per le istituzioni, locali e nazionali.Tale modello viene raccontato nel Rapporto attraverso nove case history di successo come quelladel Mulino di Baresi a Roncobello (BG), del Castello della Colombaia a Trapani, degli Eremidell’Abbazia di Santa Maria di Pulsano a Monte Sant’Angelo (FG).
A questi casi sono stati dedicati altrettanti video storytelling realizzati dai due registi pluripremiati Gustav Hofer e Luca Ragazzi. Nella quarta e ultima sezione sono infine raccolte venti schede che descrivono il luogo più segnalato in ciascuna regione italiana nelle sei edizioni del Censimento.Per agevolare la lettura sono stati introdotti un glossario e una guida alla lettura, mentre i dati più rilevanti dell’analisi scientifica sono ricapitolati grazie a “strilli” in evidenza.