Dal 1° dicembre stop a tre pesticidi dannosi per le api
La Commissione europea ha approvato la restrizione dell’uso di tre pesticidi appartenenti alla famiglia dei neonicotinoidi. Tali pesticidi (clotianidin, imidacloprid e tiametoxam) sono stati identificati come dannosi per la popolazione delle api in Europa. La restrizione entrerà in vigore a partire dal 1° dicembre 2013 e sarà riesaminata al più tardi entro due anni. Essa si incentra sui pesticidi utilizzati nel trattamento delle piante e dei cereali che attirano le api e gli impollinatori.
Il provvedimento fa parte della strategia generale della Commissione per combattere il declino delle popolazioni di api dell’Europa. Dopo la pubblicazione nel 2010 della strategia della Commissione relativa alla salute delle api, varie azioni sono state adottate o sono in corso di realizzazione. Tra questi figurano: la designazione di un laboratorio di riferimento dell’UE per la salute delle api; l’aumento del cofinanziamento dell’UE per programmi apicoli nazionali, il cofinanziamento agli studi di sorveglianza in 17 Stati membri volontari (nel 2012 sono stati assegnati 3,3 milioni di euro) e la realizzazione di programmi di ricerca dell’UE come Beedoc e STEP, che analizzano gli aspetti multifattoriali ai quali può essere attribuito il declino delle api in Europa.
Gli Stati membri devono revocare o modificare le autorizzazioni esistenti ai tre pesticidi entro il 30 settembre 2013 in modo da rispettare le restrizioni dell’UE e possono consentire l’uso delle scorte esistenti al più tardi fino al 30 novembre. Le autorità nazionali hanno la responsabilità di garantire che le restrizioni vengano applicate correttamente. Non appena saranno disponibili ulteriori informazioni, e al massimo entro due anni, la Commissione riesaminerà tale restrizione per tener conto degli sviluppi scientifici e tecnici.
In seguito alla mancanza di un accordo (maggioranza qualificata) tra gli Stati membri durante il comitato di appello del 29 aprile 2013, la Commissione ha annunciato l’intenzione di procedere con la restrizione come previsto. La restrizione si applica all’uso di tre neonicotinoidi (clotianidin, imidacloprid e tiametoxam) per il trattamento di sementi, applicazione al suolo (granuli) e trattamenti fogliari su piante e cereali (ad eccezione dei cereali vernini) che attraggono le api. I restanti usi autorizzati sono a disposizione dei soli professionisti. Le eccezioni saranno limitate alla possibilità di trattare coltivazioni che attraggono le api in serre e in campi all’aperto solo dopo la fine della fioritura.
Gli antiparassitari sono stati individuati come uno dei vari fattori che potrebbero essere responsabili del calo del numero di api. Fra gli altri fattori vi sono parassiti, altri agenti patogeni, mancanza o eventuale uso improprio di medicinali veterinari, gestione dell’apicoltura e fattori ambientali quali mancanza di habitat e cibo e cambiamenti climatici.
“Il mese scorso, a seguito dell’alto numero di rischi individuati dal parere scientifico dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare, mi sono impegnato a fare tutto il possibile per proteggere la nostra popolazione di api. Il provvedimento adottato oggi mantiene tale impegno e segna un altro passo importante verso un futuro più sicuro per le nostre api, che svolgono due ruoli fondamentali: non solo la produzione di miele, ma soprattutto l’impollinazione. Circa l’80% di tutta l’impollinazione è dovuto all’attività delle api, che è naturale e gratuita”, spiega Tonio Borg, commissario europeo per la Salute e politica dei consumatori.