La
Cooperativa Triciclo di
Torino, che da 20 anni si occupa di riuso di materiali e oggetti e gestisce in città due punti vendita, ha chiesto a
8 dei candidati sindaco del capoluogo piemontese alle prossime elezioni comunali del
5 giugno, di rispondere ad alcune domande, stimolate dal progetto
Cit ma bôn, nato per recuperare e valorizzare i
“piccoli beni” ancora utilizzabili.
“Sappiamo che il concetto di Centro di Riuso è ancora poco sviluppato nel suo valore strategico all’interno dell’economia circolare, tema articolato e complesso che cerchiamo di rendere più raggiungibile attraverso alcune azioni immediate, concrete ed evidenti”, spiega Pier Andrea Moiso, Direttore e Presidente della Cooperativa Sociale. “Da un paio d’anni – prosegue Moiso – stiamo conducendo una sperimentazione con un progetto pensato all’interno di una rete europea, CERREC, che ha come obiettivo quello di mettere a punto azioni efficaci dedicate al riuso. Il nostro progetto,Cit ma bôn è stato premiato perché non presenta costi per la pubblica amministrazione e ha potenzialità di sviluppo interessanti.”
Cit ma bôn è infatti un progetto semplice ma efficace: la cooperativa cerca persone che si offrano di fare da referente per altre 9 persone. A queste 10 persone viene consegnata una cassettina da riempire con oggetti riutilizzabili che normalmente giacciono inutilizzati nelle nostre case. Dopo essersi accordati, gli addetti alla raccolta passano poi a ritirarle. In questo modo ognuno può liberarsi con facilità e in maniera utile per la collettività di piccoli oggetti che non gli servono e che spesso finiscono nella raccolta indifferenziata. La cooperativa – che dà lavoro a 30 persone – in questo modo, acquisisce una serie di oggetti da lavorare, differenziare e rivendere. “La nostra ipotesi – conclude Moiso – è che il sistema possa funzionare soprattutto perché è basato su relazioni orizzontali, spesso di carattere amicale, parentale, di vicinato, perché richiede poco impegno, ed è flessibile sugli orari”.
Ai candidati alla carica di sindaco a Torino la cooperativa Tricilo ha chiesto di provare a utilizzare il sistema Cit ma bôn, individuando una rete di soggetti con cui farlo, e ha inoltre posto loro
4 domande molto semplici, con l’obiettivo di far emergere qualche riflessione, qualche elemento di conoscenza e qualche rappresentazione del tema del
riuso.
Le interviste a
Giorgio Airaudo, Chiara Appendino, Guglielmo Del Pero, Pier Carlo Devoti, Piero Fassino, Alberto Morano, Marco Rizzo, Roberto Rosso, sono state realizzate tra il 19 aprile e il 20 maggio 2016 e, nei giorni scorsi, “sbobinate” e rese
scaricabili, in una versione ridotta, per la stampa e tutti i cittadini che vogliano conoscere meglio l’opinione dei propri candidati.
Da quanto emerge, a sorpresa, quasi tutti gli intervistati hanno avuto esperienza diretta di riuso, hanno donato abbigliamento alla parrocchia, o hanno scambiato oggetti con amici e parenti. Inoltre dichiarano di praticare il bricolage, per cui conservano e riutilizzano in casa numerosi oggetti.