Consumo di suolo: la Toscana si porta avanti
“Una legge di profonda svolta, e non scontata, che mette la Toscana all’avanguardia nelle politiche del governo del territorio. Con questa legge la Toscana potrà andare a testa alta nel dibattito nazionale e essere di esempio”. Lo ha detto in Consiglio il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, sulla nuova legge – appena approvata – sul governo del territorio, che riforma le legge urbanistica del 2005, facendo leva sul freno al consumo di nuovo suolo, sulla riqualificazione dell’esistente nei terreni urbanizzati, sulla tutela del territorio agricolo da trasformazioni non agricole, e sulla pianificazione di area vasta.
In primo luogo viene stabilito che il suolo rurale è un bene comune e, come tale, va tutelato e preservato nelle sue funzioni produttive ed ecologiche. Ogni intervento esterno al territorio urbanizzato deve d’ora in poi tener conto di questo principio fondamentale. Si torna poi a una pianificazione concertata e d’area vasta, con una regia e una golden share finale, in capo alla Regione, in coerenza con l’117 della Costituzione. Infine, vengono stabiliti tempi certi nella pianificazione locale con l’obbligo dell’istruzione di un percorso partecipativo che sostenga l’effettivo sviluppo della conoscenza e della dialettica democratica sui territori e nelle comunità, in cui quel procedimento pianificatorio ha effetti.
“Per la prima volta in Italia il tema della limitazione del consumo di suolo entra in una legge di Governo del territorio con chiari obiettivi e scelte lungimiranti”, commenta Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente. “La Toscana con questo provvedimento ha scelto di investire nel futuro puntando sulla tutela del proprio territorio e sulla priorità della rigenerazione urban. Il nostro augurio è che sia di esempio per le altre Regioni e anche per il Parlamento italiano dove è ferma da troppo tempo la discussione sulla Legge in materia di consumo di suolo“.
Anche l’assessore regionale all’Urbanistica Anna Marson ha insistito sul fatto che “questa nuova legge pone la Toscana come innovatrice rispetto a un dibattito nazionale che vede più proposte di norme per contrastare il consumo di suolo. Una innovazione intesa come riforma delle regole che avvicina la Toscana alle più avanzate normative europee”.