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Comuni Ricicloni 2013: ecco i vincitori della XX edizione

“L’Italia è oggi divisa – afferma Andrea Poggio, vice direttore generale di Legambiente – C’è chi aspetta che qualcuno la tiri fuori dalla crisi e dall’immobilismo, e chi si rimbocca le maniche, capisce dove va il mondo, e crea le condizioni per la ‘terza rivoluzione industriale’, quella in cui l’organizzazione, il sapere e la tecnologia sostituiscono lo spreco di materiali e di energia. I cittadini ‘ricicloni’, nei loro 1300 comuni, chi progetta riducendo lo spreco e chi ricicla producendo nuovi beni, sono parte della green economy del futuro”.

Dall’indagine sui Comuni Ricicloni 2013 risulta che i cittadini virtuosi sono distribuiti equamente tra i piccoli comuni (al di sotto del 10 mila abitanti) e quelli più grandi (oltre i 10 mila).  Cambia però il loro numero: sono 1.076 i piccoli e 211 i più grandi. Le esperienze migliori risultano essere però, quelle consortili su scala territoriale più ampia.

La cartina d’Italia di Comuni Ricicloni 2013 ci restituisce una distribuzione dei comuni virtuosi concentrati nel Triveneto e macchie compatte in Lombardia, Piemonte, Toscana, Campania, Basilicata e Sardegna, proprio dove la gestione è prevalentemente a carattere consortile.

Consorzio Intercomunale Priula, Treviso 3, Treviso 1 e Padova 3 in Veneto, Fiemme Servizi e Asia Lavis in Trentino, Ambiente Servizi e Comunità Montana della Carnia in Friuli Venezia Giulia, Cem Ambiente e SCS Gestioni in Lombardia, Consorzio Chierese Servizi e Bacino Basso Novarese in Piemonte, Unione di Comuni dei Fenici in Sardegna, Cosmari nelle Marche, la Comunità Montana Alto Bradano in Basilicata e Publiambiente in Toscana sono le eccellenze, solo per fare alcuni esempi.

I cittadini serviti dai sistemi omogenei e collaudati garantiti da questi consorzi sono oltre 4,5 milioni, più della metà del totale dei cittadini ricicloni che sono invece 7,8 milioni. A testimoniare che insieme è meglio e costa meno, che col porta a porta il materiale raccolto è più pulito e può essere riciclato a un costo più basso per alimentare quelle imprese che hanno scommesso su un’economia verde.

Anche se in questa ventennale edizione del concorso tutte le regioni (ad eccezione della Val d’Aosta) possono vantare la presenza di Comuni premiati, nel complesso l’85% dei ricicloni si trova al Nord e il restante 15% è equamente distribuito al centro Sud. Veneto sempre in testa con la percentuale più alta di comuni ricicloni sul totale (65,40%); il Friuli Venezia Giulia incrementa i risultati  passando dal 35%  dello scorso anno al 55%. Incrementi del 5% circa anche in Basilicata e nelle Marche, ma su numeri di partenza decisamente inferiori.

Nelle prime 100 posizioni della classifica dei piccoli comuni del Nord troviamo 52 veneti, 32 trentini, 12 friulani, 2 lombardi e 2 piemontesi. Il primo ad insinuarsi in questa classifica tutta Nord Est è Medolago (BG) in 69esima posizione.

La sorpresa arriva osservando le prime 100 posizioni della classifica assoluta dove a seguire la performance del Triveneto che piazza 56 comuni del Veneto, 30 del Trentino Alto Adige e 9 del Friuli Venezia Giulia, troviamo un comune della Toscana, Serravalle Pistoiese (PT), in 65a posizione, e uno della Campania, Casal Velino (SA) nella posizione successiva.

Notizie positive arrivano dalla Toscana, dove Publiambiente sta coinvolgendo i Comuni a cavallo tra le provincie di Pistoia, Pisa e Firenze, con risultati molto lodevoli, con Empoli (FI, 48mila abitanti), San Giuliano Terme (PI, 32mila) e Fucecchio (FI, oltre 23mila) tra le prime 11 posizioni nella classifica dedicata ai comuni over 10 mila del Centro. Quaranta sono invece i ricicloni marchigiani che riempiono la graduatoria dei piccoli comuni del Centro, tutti serviti dai consorzi Cosmari, Cir33 e Unione Roverasca. I piccoli comuni del Sud invece sono solo in Campania, fino alla 18a posizione, in provincia di Salerno ma anche di Napoli, Benevento e Avellino.

I ricicloni del Sud sono di più dei quelli del Centro. Sono infatti 105 i virtuosi del meridione contro gli 83 del Centro. Ma sono quasi solo in Campania (53) e Sardegna (20). La produzione media pro capite di rifiuti dei ricicloni rimane inalterata, confermando la flessione di circa il 4,5% rispetto alle percentuali del 2010, imputabile soprattutto ad una “decrescita infelice” dei consumi, ma anche alle varie iniziative intraprese dai più virtuosi.

Al di là dei numerile storie. Salerno, Baronissi, Empoli, Milano, Torgiano, gli eco-campioni campani, Bellusco: nella sezione “Storie di ordinaria buona gestione“ il dossier 2013 ha voluto raccontare piccole storie che meglio fanno comprendere il ruolo unico ed essenziale dei singoli cittadini, delle loro iniziative anche attraverso le attività dei circoli di Legambiente, delle imprese e dei loro lavoratori, delle amministrazioni pubbliche.

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