Come recuperare il calore dai data center. La soluzione di Climaveneta esportata in Finlandia
Mitsubishi Electric Hydronics & IT Cooling Systems, tramite il suo brand Climaveneta ha recentemente fornito due pompe di calore al District Heating di Fortum a Espoo, in Finlandia. Fortum, società energetica finlandese, aveva infatti la necessità di recuperare il calore espulso da un data center di Ericsson – multinazionale di servizi di telecomunicazione - per fornirlo alla rete di teleriscaldamento del proprio district heating. Mentre Ericsson, di contro, aveva bisogno di nuovi refrigeratori economici ed ecologici per il proprio data center, in rapida e continua crescita, in quanto i vecchi chiller installati erano ormai obsoleti e inadatti a supportare i nuovi carichi.
“Fu chiaro fin da subito che avremmo dovuto recuperare tutto il calore di scarto, senza sprecarlo in ambiente. Con piccole modifiche impiantistiche siamo quindi riusciti ad utilizzare le stesse unità per raffreddare il data center da un lato e fornire calore alla rete di teleriscaldamento dall’altro” spiega Petteri Hajanti di Granlund, progettista dell’impianto, che conclude: “Questa soluzione porta grandi benefici al business di entrambe le aziende coinvolte”.
Il recupero del calore di scarto da un data center rappresenta oggi un buon esempio di impianto di teleriscaldamento sostenibile. Inoltre, come già dimostrato in vari progetti in tutta Europa, le pompe di calore rappresentano una fonte di energia efficiente ed economica per i district heating. “Vogliamo produrre calore in modo sostenibile e innovativo e questo progetto dimostra che ne siamo realmente capaci”, ha aggiunto Mottonen Ilkka di Fortum.
Questo modello di cooperazione è potenzialmente replicabile in numerosi casi, soprattutto nei paesi del Nord, dove gli impianti di teleriscaldamento sono largamente presenti. L’aspetto principale da considerare è la disponibilità di fonti di calore vicino ai district heating: può trattarsi di un data center, come in questo caso, ma anche di campi geotermici, di produzione industriale o semplicemente di edifici che producono un eccesso di calore.
Coromatic, leader nelle applicazioni mission critical nel nord Europa, ha selezionato per il progetto di Fortum due pompe di calore FOCS2-W HFO/H/CA/S 5422 a marchio Climaveneta. Queste pompe hanno un design compatto ed essenziale, che consente una maggiore flessibilità durante la fase di progettazione, specialmente nei progetti di sostituzione di unità. Le pompe di calore Climaveneta sono inoltre caratterizzate da livelli competitivi di efficienza sia a pieno carico che a carico parziale, riducendo i costi di esercizio e consentendo un rapido ritorno sull’investimento.
In questo progetto le pompe Climaveneta raffreddano l’acqua del data center da 15°C fino a 10°C. Il calore estratto viene indirizzato al district heating sotto forma di acqua calda a 70° che si mescola con l’acqua di ritorno, ad una temperatura di 50°C. Tutta l’energia assorbita dal data center aumenta la temperatura dell’acqua di ritorno del district heating, riducendo così il “DeltaT” tra acqua di ritorno e acqua fornita a servizio della città, aumentando l’efficienza energetica dell’intero sistema.
Ma le pompe di calore Climaveneta FOCS2-W HFO sono state selezionate non solo per la loro efficienza ma anche per l’elevata sostenibilità, dovuta anche all’uso del nuovo refrigerante ecologico HFO-1234ze refrigerant (1,3,3,3-Tetrafluoropropene), che fa parte della cosiddetta “quarta generazione di refrigeranti HFO”, soluzione ottimale per tenere i livelli di ODP (riduzione dello strato di ozono) e GWP (potenziale di riscaldamento globale) nulli o vicini allo zero.