Calcolatore della spesa a basse emissioni
Fare una spesa intelligente e attenta può aiutare il clima e il nostro pianeta.
Con un calcolatore chiamato “il carrello della spesa”, elaborato dal WWF in collaborazione con l’Università della Tuscia e con la II Università di Napoli, si può misurare in modo semplice e immediato quanto le scelte quotidiane fatte davanti agli scaffali di mercati e supermercati siano responsabili di emissioni di gas a effetto serra e quindi dei cambiamenti del clima.
Una volta messi nel carrello i prodotti, che sono raggruppati secondo le principali categorie presenti nei supermercati, il calcolatore emette uno scontrino con il “prezzo” totale degli acquisti effettuati in termini di emissione di CO2.
La produzione alimentare in Europa è responsabile di quasi 1/3 delle emissioni di gas a effetto serra. Per questo ogni volta che si fa la spesa si effettuano delle scelte – consapevoli o meno – che hanno il potere di limitare o aggravare il nostro impatto sull’ambiente.
L’iniziativa è nell’ambito della Campagna sull’Impronta ecologica che il WWF ha avviato con diversi strumenti già a disposizione del cittadino, come il Calcolatore dell’impronta individuale di carbonio (in collaborazione col sito La Repubblica.it) e il contributo sui contenuti della Guida ‘Impatto zero’ realizzata dal Corriere della Sera.
QUANTO PESA LA NOSTRA SPESA?
Il peso dei nostri acquisti può essere valutato attraverso il calcolo dell’impronta di carbonio, ossia delle quantità emesse di gas a effetto serra, i principali responsabili del riscaldamento globale. L’impronta di carbonio per valutare le emissioni specifiche segue il percorso di un alimento – per esempio di un pomodoro – “dall’azienda alla forchetta”, ossia dalla produzione agricola o zootecnica primaria, attraverso la trasformazione dei prodotti alimentari, alla distribuzione all’ingrosso e al dettaglio, per finire con il consumo da parte del cittadino e perfino alla gestione degli scarti.
10 REGOLE D’ORO PER UNA DIETA DI CO2 NELLA SPESA QUOTIDIANA
Con qualche accorgimento e piccola variazione nelle abitudini di consumo si potrà diminuire il nostro impatto sull’ambiente e dare inizio a una sana dieta di gas a effetto serra. Acquistare prodotti locali, diminuire il consumo di carne, scegliere il pesce non appartenente a specie sovrasfruttate o provenienti dall’altra parte del mondo, privilegiare il biologico, ridurre gli imballaggi sono alcuni dei consigli che il WWF elenca per una spesa a più basse emissioni.
Perché anche mangiare può diventare un gesto ecologico.