Buon compleanno “Ambiente”! Una parola (figlia di Galileo) che compie oggi 397 anni
Pochi sanno che la parola “Ambiente” è stata utilizzata come sostantivo per la prima volta nel trattato “Il Saggiatore” di Galileo Galilei, pubblicato il 20 ottobre 1623. Nel dettaglio al cap. 21, pag. 98, riga 4 dell’edizione originale, come visibile dall’immagine della pagina qui accanto. Dobbiamo dunque al genio italiano, fondatore della scienza moderna, la paternità di una delle parole più utilizzate (e abusate) nel nostro lessico quotidiano.
I termini Ambiente, Territorio e Paesaggio assumono oggi significati differenti nei diversi ambiti disciplinari e culturali. Eppure congiuntamente questi termini racchiudono lo spazio dell’agire umano, si connettono in modo concreto e inscindibile, influenzandosi a vicenda e influenzando a loro volta il processo di sviluppo dei sistemi economici locali, in tal modo offrendo all’uomo opportunità e vincoli, possibilità di crescita e consapevolezza dei limiti.
L’esposizione “L’ambiente di Galileo” al Palazzetto Baviera di Senigallia (AN), ha esplorato, a partire dal 14 ottobre 2020, la nascita ed evoluzione fino ai giorni nostri di questo termine, attraverso un percorso espositivo con pannelli e materiale informativo, compresa una copia originale de Il Saggiatore conservata presso l’Università di Urbino. Ma anche, per contrapposizione, con l’esposizione di alcuni paesaggi del fotografo senigalliese Mario Giacomelli, che raccontano la drammatica crisi dell’assetto idrogeologico del territorio agricolo marchigiano, dovuta ad un dissennato sfruttamento del suolo e alla rottura degli equilibri naturali.
La mostra, organizzata nell’ambito dell’ottava edizione della Settimana del Pianeta Terra e del Festival Nazionale delle Geoscienze, si concluderà oggi, martedì 20 ottobre 2020, con un convegno, dalle ore 17,30 alle 20,00, in cui al videomessaggio di apertura del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, seguiranno gli interventi di Rodolfo Coccioni dell’Università di Urbino, Vincenzo Fano del Centro Interdipartimentale “Urbino e la Prospettiva”, Marco Lion del Comitato tecnico-scientifico dell’Associazione Settimana del Pianeta Terra e Giusy Mantione ed Eugenia Romanelli, curatrici del libro “Il corpo della Terra. La relazione negata”. Un incontro che ha l’ambizione di porsi come “punto di partenza di un movimento trasversale di intellettuali, scienziati, artisti, giornalisti, blogger e opinion leader impegnati a sensibilizzare la collettività italiana sul rischio di un cambiamento irreversibile dell’ecosistema globale”.