A Padova arriva il Bike sharing ad energia solare
E’ un “bike sharing” baciato dal sole quello proposto da Fondazione Fenice, nell’ambito di un progetto pilota che mette al servizio della mobilità sostenibile cittadina un vero network di competenze ed eccellenze tecnologiche. Si tratta di tre pensiline fotovoltaiche da 7 kW posizionate in altrettanti punti del territorio comunale e sedici biciclette elettriche per uno scenario all’avanguardia che va ad integrarsi perfettamente con la nuova rete di percorsi e ponti ciclabili che trova proprio nell’Isola di Terranegra – e nel Parco delle Energie Rinnovabili Fenice – l’anello di congiunzione tra il centro e la zona industriale.
“E’ in programma – conferma infatti il Vicesindaco di Padova, Ivo Rossi – la realizzazione di due ponti ciclo-pedonali che diano continuità ad un nuovo sistema di viabilità ciclabile cittadina. Il primo, fruibile per chi arriva da via Boccaccio, attraverserà il canale di San Gregorio in corrispondenza dell’ingresso del Parco delle Energie Rinnovabili Fenice, mentre un secondo ponte valicherà il corso del Roncajette congiungendo così il parco Fenice con il parco comunale del Roncajette”. Un progetto che si innesta inoltre nel piano provinciale delle piste ciclabili, allungando l’itinerario dell’anello fluviale. E a solcare questa rete ciclabile non saranno soltanto le due ruote tradizionali, ma una schiera di bici a pedalata assistita elettricamente sempre più in voga nel nostro Paese, proprio come il “bike sharing”, ovvero la possibilità di utilizzare per gli spostamenti biciclette “pubbliche”, con postazioni di ritiro e consegna.
Seguendo i pochissimi esempi in Italia di “bike sharing elettrico”, naturalmente a energia rinnovabile, Fondazione Fenice si è fatta promotrice di un progetto per la realizzazione di un sistema di pensiline fotovoltaiche, che alimentino direttamente le bici elettriche bypassando la rete. Il progetto, in particolare, è stato presentato nell’ultimo bando del P.O.R. della Regione Veneto – attualmente in fase di assegnazione – a favore dei processi di trasferimento tecnologico e dello sviluppo di strutture di ricerca interne alle imprese.
La tecnologia, dunque, non può che essere all’avanguardia e infatti permetterà per la prima volta, in tutta sicurezza, di alimentare direttamente le due ruote a corrente continua, senza bisogno cioè di passare per la rete elettrica, con un risparmio di energia del 20%. Mentre l’integrazione architettonica sarà garantita da innovative coperture fotovoltaiche semitrasparenti. “Questo progetto – commenta Angelo Boschetti, Presidente del Consorzio Zip – oltre a rendere finalmente l’area industriale “a portata di bici” rispetto al centro cittadino, offre ancora un esempio di come impresa e innovazione possano, attraverso il prezioso lavoro di Fondazione Fenice, innescare sinergie positive sul territorio, in termini di ricerca e sviluppo tecnologico, con ricadute immediate e sensibili sulla qualità della vita dei cittadini”.
Gps e software di gestione consentiranno un costante monitoraggio e una comunicazione efficace dei dati, con tanto di aggiornamenti via sms per gli utenti per conoscere le condizioni della bici e la presenza delle colonnine di ricarica.
Una delle tre pensiline sarà collocata al Parco delle Energie Rinnovabili di Fondazione Fenice che, nella nuova rete della viabilità cittadina “a misura di bici”, promette di godere di una rinnovata centralità, come spiega il Vicesindaco Ivo Rossi. “Grazie ai due nuovi ponti ciclo-pedonali, con avvio dei cantieri nel 2011, e l’apertura, a breve, di un passaggio ciclabile alle chiuse di Voltabarozzo, intendiamo dare continuità ad un circuito ciclabile che congiunga la zona industriale con la città. Un circuito all’interno del quale l’isola di Terranegra andrà a rappresentare una porta di accesso alla città”. Per una viabilità sostenibile, condivisa e ad alto tasso di innovazione.
Queste nuove passerelle rappresentano inoltre un ulteriore tassello che va a valorizzare il Piano Provinciale delle piste ciclabili, allungando il percorso dell’itinerario dell’anello fluviale di Padova, aprendo lo sbocco da un lato verso la zona industriale e la riviera del Brenta, dall’altro verso il centro della città e il comprensorio dei colli Euganei. Un piano che passa ancora una volta per il Parco Fenice, dal momento che, nelle sue linee guida, privilegia le aree di interesse naturalistico, come l’isola di Terranegra e il recupero di infrastrutture dimesse, come argini e rive dei fiumi.