“Aree interne”: come contrastare spopolamento e carenza di servizi?
La comunità delle “aree interne”, di cui fanno parte più di mille Comuni in tutta Italia, ha scelto quest’anno la Val Maira per il proprio incontro annuale.
Ad Acceglio (CN), il 17 e 18 maggio, sono infatti attese circa duecento persone, per discutere insieme l’avanzamento nell’attuazione della Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI), che la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha individuato come strumento di contrasto alle disuguaglianze nelle aree più remote del Paese, quelle per lo più soggette a spopolamento a causa della carenza dei servizi essenziali.
La SNAI – con una dotazione complessiva di spesa pari a 281,18 milioni di euro – è una politica di coesione territoriale “rivolta ai luoghi” o, come si dice, place based: prassi ormai consolidata nell’ambito della Strategia, anche ad Acceglio il confronto vedrà coinvolti i cittadini dei luoghi, gli amministratori e le istituzioni centrali e regionali, in due giorni di sessioni tematiche dedicate a scuola, salute, mobilità, comunicazione, agricoltura, turismo, patrimonio culturale nell’ambito delle aree interne del Paese.
Tra i tantissimi ospiti, il Ministro per la Coesione Territoriale Claudio De Vincenti, Alberto Valmaggia, Assessore all’Ambiente Parchi Protezione Civile e Urbanistica della Regione Piemonte, Enrico Giovannini, Portavoce dell’ASviS e Fabrizio Barca, ex ministro e promotore del Forum sulle Diseguaglianze. Parteciperanno inoltre Sabrina Lucatelli, Coordinatrice Strategia Nazionale Aree Interne – Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri e Alberto Versace, Direttore Area progetti e strumenti dell’Agenzia per la Coesione territoriale.
Il 2017 è stato un anno fondamentale per le amministrazioni protagoniste della SNAI, che passa dalla fase di programmazione a quella di attuazione degli interventi scelti dai territori. Le prime 23 aree hanno completato il processo di strategia d’area. E in Alta Valtellina, Valchiavenna, Appennino Basso Pesarese e Anconetano, Alta Irpinia, Basso Sangro-Trigno, Valli dell’Antola e del Tigullio, Casentino-Valtiberina, Sud Ovest Orvietano, Bassa Valle, dopo la firma degli Accordi di Programma Quadro è stata avviata la fase attuativa della Strategia d’Area.
In tutto, le aree progetto selezionate sono 72 in tutto il Paese, per un totale di 1.077 Comuni e 2.072.718 abitanti. Il 62% degli abitanti delle aree progetto vive in aree classificate come “periferiche” o “ultra-periferiche”, ovvero che distano almeno 40 minuti dai propri poli di riferimento per l’accesso ai servizi essenziali.