Alla ricerca dell’orchidea perduta nel parco delle Dolomiti Bellunesi
Liparis loeselii è una delle più rare orchidee italiane: ne sono stati censiti, negli ultimi anni, solo 70 esemplari. Vive nelle Alpi centro-orientali, tra Lombardia e Friuli, dove cresce in luoghi umidi, fino a 1000 metri di quota.
Nel 2012 Giorgio Perazza, assieme ad altri studiosi italiani di orchidee, ha descritto una nuova sottospecie: Liparis loeselii nemoralis, che vive in ambienti boscosi ed è conosciuta solo per una decina di località tra Veneto e Friuli, per un totale di circa 500 esemplari in tutto. Le due località venete si trovano entrambe in Val Canzoi (Cesiomaggiore, in provincia di Belluno), alle porte del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi ma all’esterno dei suoi confini.
Su iniziativa del botanico Cesare Lasen, nei giorni scorsi, un agguerrito gruppo di “cacciatori di orchidee”, coordinato dallo stesso Prof. Lasen e formato da appassionati botanici del GIROS (Gruppo Italiano per la Ricerca sulle Orchidee Spontanee), personale del CTA del Corpo Forestale dello Stato e del Parco Nazionale, ha deciso di cercare la rara orchidea nella parte di Val Canzoi inclusa nell’area protetta.
La ricerca è stata coronata da successo e Alberto Scariot ha “scovato” un esemplare di Liparis, aumentando così il già elevato numero di specie di piante note (attualmente sono oltre 1370) all’interno dei confini amministrativi del Parco Nazionale.
Una ricerca non facile, dato che la Liparis non è certo un’orchidea appariscente, a differenza della maggior parte delle altre specie della stessa Famiglia, note per la straordinaria bellezza dei loro fiori. Alta da 8 a 20 centimetri, Liparis loeselii ha due foglie di forma ovata, allungate, e un unico fusto che porta piccoli fiori verdi-giallastri.
Liparis loeselii è inserita nella “Lista rossa delle piante italiane minacciate di estinzione” e nell’allegato II della Direttiva europea “Habitat”, nata per tutelare gli ambienti e le specie animali e vegetali a rischio di scomparsa.
Nel corso della stessa “spedizione” è stata scoperta, sempre all’interno del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, anche una nuova stazione di un’altra orchidea: la molto più nota e appariscente “pianella della Madonna” (Cypripedium calceolus). Anche questa orchidea, che vive soprattutto in boschi radi e cespuglieti, pur essendo più comune della Liparis e a minor rischio di scomparsa, è inserita nella Lista rossa della flora italiana.
Gli esiti di questa ricerca confermano ancora una volta la ricchezza del territorio di un Parco che, seppure esplorato da decenni, riserva sempre nuove sorprese agli studiosi che decidono di indagare la sua straordinaria biodiversità.
Questi fiori, come tutti gli altri che vivono nel Parco, ovviamente non si possono raccogliere, poiché, come diceva Aldo Capitini: “solo il fiore che lasci sulla pianta è tuo“.