Alan Rankle e Kirsten Reynolds in mostra a Milano
Gli artisti britannici Alan Rankle e Kirsten Reynolds saranno in mostra presso la Fondazione Stelline a Milano dall’11 febbraio al 13 marzo. La collettiva On the Edge of Wrong, che presenta una serie di nuove opere frutto della collaborazione tra i due artisti volta ad esplorare un comune dialogo di segni, sarà anche affiancata dalla retrospettiva di dipinti di Alan Rankle Selected Works 1992 – 2009. Le opere sono inspirate alla fragilità del nostro mondo naturale e alle forze invisibili che operano nell’ambiente.
Il legame tra pittura del paesaggio e arte del suono può non risultare subito evidente, e tuttavia, con approccio radicale nei confronti di entrambe queste forme di espressione, Alan Rankle e Kirsten Reynolds stanno creando nuove opere, frutto della loro straordinaria collaborazione, che esplorano un comune dialogo di segni tra i due artisti.
Rankle e Reynolds hanno lavorato insieme per la prima volta in occasione della mostra Curious and Curiouser alla Galleria Rebecca Kormind di Copenhagen nel dicembre 2008. Poi hanno realizzato su commissione un progetto su vasta scala per l’azienda Novo Nordisk, creando 1300 opere su carta dipinta a mano. Una collaborazione video, Warp Factor, esposta in anteprima alla Hans Half Gallery di Copenhagen, ha fatto ricorso a dipinti e tecniche di morphing per dare vita a snervanti paesaggi in movimento che alludono alla fragilità del nostro mondo naturale e alle forze invisibili che operano nell’ambiente.
Noto principalmente per il suo interesse, coltivato da tempo, per l’utilizzo tematico della tradizione evolutiva dell’arte del paesaggio e per il suo approccio innovativo alla pittura, Alan Rankle trasforma tecniche e stili classici per creare stimolanti opere ibride che, pur restano chiaramente focalizzate sull’atto del dipingere, invitano sempre a un confronto con forme più radicali di produzione artistica.
Si possono fare interessanti paralleli tra la capacità di Rankle di reinventare il paesaggio rappresentativo e l’abilità dello stesso artista nel riposizionare la prospettiva dell’osservatore sulla natura che ci circonda. Mentre Rankle ci invita a riconsiderare il ruolo della pittura del paesaggio, conferendo a questa nuove pertinenze, la Reynolds rimette in discussione la nostra visione del paesaggio chiedendoci letteralmente di uscire dalla galleria e osservare opere che diventano parte del paesaggio e sono effettivamente presentate nel paesaggio.
Le nuove opere iniziali di Kirsten Reynolds per On the Edge of Wrong riescono pienamente a colmare questo divario tra il paesaggio reale e la visione mediata. Le fotografie, scattate in diverse location – da un minaccioso scenario notturno di una landa boscosa a spazi urbani più ambigui e duri – sono realizzate dall’artista che si muove in quegli ambienti facendo ampi disegni per mezzo di varie fonti luminose.
FONDAZIONE STELLINE
Corso Magenta 61 – 20123 Milano
Esposizione dall’11 febbraio al 13 marzo 2010