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AIAB e Freewine scambiano marchi e know how per promuovere il vino biologico

luglio 16, 2012 Comunicati Stampa

AIAB e Tebaldi Srl, società di distribuzione di prodotti e servizi per l’enologia di Soave (Verona), a capo del progetto Freewine®, hanno sottoscritto un accordo di collaborazione per attuare un programma volto alla promozione e alla diffusione della cultura del biologico in ambito vinicolo, attraverso l’utilizzo sinergico delle risorse e l’abbinamento del marchio Freewine® a quello di “garanziaAIAB Italia”.

“GaranziaAIAB Italia” è un marchio collettivo dei soci AIAB, su base volontaria, apposto su prodotti che presentano requisiti più restrittivi rispetto alla regolamentazione comunitaria obbligatoria Reg. (CE) 834/07, tra cui conduzione interamente con metodo biologico, chiusura del periodo di conversione, materie prime solo italiane e impegni di sostenibilità ambientale e sociale.

Freewine® è invece il progetto che permette di realizzare vini con contenuto in anidride solforosa – i solfiti – molto ridotto ottenendo alta qualità, espressione del territorio nonché freschezza e sapore vero dell’uva a vantaggio del gusto e della salute dei consumatori.  Freewine®, nato nel 2008 e supportato da enti di ricerca quali Università di Verona e CNR di Pisa, è oggi un gruppo sempre più numeroso di cantine, circa 30 in Italia da Nord a Sud, anche biologiche, con ampia gamma di varietà dove gran parte di questi vini non hanno avuto alcuna aggiunta di solfiti e il contenuto massimo di So2 è almeno 3-5 volte inferiore ai limiti di legge.

Accomunate dagli stessi principi di sostenibilità AIAB e Tebaldi intendono perseguire obiettivi di ricerca e innovazione per favorire nuove soluzioni nel settore del biologico in linea con le evoluzioni del mercato.
La sigla di questo accordo approfondirà lo scambio di esperienze e know how tra le due realtà. Saranno infatti concordate strategie e metodologie comuni di comunicazione e promozione, di revisione dei rispettivi disciplinari, di verifica dell’utilizzo dei marchi Freewine® e “garanziaAIAB Italia”. I due partner promuoveranno inoltre congiuntamente le tecniche di vinificazione a basso uso di input, adeguate alla vinificazione biologica, mediante piani di offerta formativa e dimostrativa alle aziende e stabiliranno le linee guida di vinificazione del progetto Freewine® versione Bio nel rispetto del disciplinare AIAB e delle norme dettate dal Reg. Europeo 203/2012 in tema di produzione ed etichettatura dei vini biologici.

“La collaborazione con AIAB -  spiega Marco Tebaldi enologo e titolare dell’omonima azienda – suggella una comunione di vedute con l’Associazione, rafforzata dalla stima per l’impegno dimostrato in Commissione Europea e per i risultati raggiunti proprio sul tema della riduzione dei solfiti nei vini nell’ambito del nuovo Regolamento del biologico. Per la Tebaldi la partnership non può che rivelarsi un onore e un passo avanti nel nostro mestiere di tecnici. Intendiamo infatti offrire ai produttori biologici valore e la possibilità di entrare in contatto con il progetto Freewine® in modalità convenzionata, sicuri della conformità tra i disciplinari.”

“Fa parte della filosofia di AIAB coniugare la tradizione, la vocazione dei territori e le tecniche moderne ma pulite. Inoltre la nostra associazione è sempre aperta alla sperimentazione e da anni propone un’attività in sinergia tra le aziende agricole, i ricercatori e le imprese” – afferma Alessandro Triantafyllidis, presidente di AIAB – “Questo accordo segue proprio il percorso già avviato dalla conoscenza, stima e collaborazione tra noi e la Tebaldi. Riteniamo che il vino biologico avrà nei prossimi mesi molta attenzione e vogliamo proporre ai nostri soci tutte le possibili soluzioni tecniche per arrivarci preparati al meglio”.

“L’accordo appena nato tra AIAB e Tebaldi, va ad arricchire ulteriormente il pacchetto di servizi ed opportunità di visibilità che l’Associazione offre ai propri soci: occorre innovazione per andare incontro alle necessità degli operatori biologici italiani che lavorano in qualità.” aggiunge Fabio Ferraldeschi dell’Ufficio Marchio di AIAB.

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