L’agricoltura italiana riparte da Torino, come nel 1861
La VI Festa Nazionale dell’Agricoltura, la kermesse organizzata dalla Cia-Confederazione Italiana Agricoltori, ha aperto ieri ufficialmente i battenti a Torino per celebrare il legame tra il nostro Paese e il mondo agricolo. Un legame lungo 150 anni che l’organizzazione ha scelto di festeggiare nella terra natale dell’Unità d’Italia.
I Giardini Reali, cuore verde del capoluogo piemontese tra Palazzo Madama e Palazzo Reale, ospiteranno per quattro giorni una manifestazione densa di incontri, workshop, approfondimenti, arricchiti da una sfilata dei prodotti d’eccellenza che offriranno una vetrina completa dell’agroalimentare italiano. Un viaggio nei sapori e nei saperi della nostra tradizione, rivolto non solo agli addetti ai lavori, ma a tutti quanti “amano la nostra terra”, come recita lo slogan scelto di questa VI edizione.
Preludio dell’iniziativa sarà, giovedì 8 settembre alle 12, la firma da parte del sindaco di Torino Piero Fassino della Carta di Matera, il manifesto programmatico proposto dalla Confederazione ai comuni italiani per costruire un futuro con più agricoltura e per difendere i terreni fertili dall’aggressione del cemento. Parteciperanno il presidente nazionale della Cia Giuseppe Politi, il presidente regionale della Confederazione Roberto Ercole e il sindaco di Matera Salvatore Adduce.
Il fitto calendario di appuntamenti prosegue il 9 settembre alle 10 nell’Aula Magna dell’Università di Torino con il convegno “Per il paesaggio, più agricoltura”, una riflessione a più voci sull’argomento che ospiterà le relazioni degli esperti di settore insieme ai rappresentanti del mondo ambientalista. Ancora, il 10 settembre, avrà luogo l’atteso confronto tra i protagonisti del mondo agricolo, che riunirà insieme i quattro presidenti delle organizzazioni professionali italiane (Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri).
Non mancheranno, infine, i dibattiti proposti dai giovani, dalle donne e dai pensionati della Cia sui temi più urgenti e attuali e inoltre incontri che affronteranno argomenti importanti come i problemi e le prospettive dell’agricoltura di montagna, la situazione del comparto del latte in Piemonte, l’alimentazione e gli stili di vita in funzione della salute.
Ai momenti di approfondimento si affiancherà l’animazione, lo spettacolo e l’intrattenimento, e soprattutto un vasto repertorio di eventi legati ai prodotti tipici, tra cui mercatini e stand dove i visitatori potranno assaporare le specialità enogastronomiche di tutto il territorio italiano, per conoscere la varietà delle tradizioni agroalimentari, che compongono il nostro Paese. Chiuderà la manifestazione l’intervento del presidente nazionale Giuseppe Politi, con il passaggio del testimone al presidente Cia della prossima regione ospitante la Festa.