A rischio lo sviluppo di un’industria italiana delle rinnovabili?
Bilancio sul seminario tenutosi il 6 novembre a Roma dal titolo: “Industria e tecnologie per lo sviluppo delle rinnovabili: quali prospettive per l’Italia?”
Il seminario è stato organizzato dall’Osservatorio sull’Industria delle Rinnovabili, diretto dal prof. Andrea Gilardoni, patrocinato dal GSE e avente come partner strategici UniCredit MedioCredito Centrale, Accenture e Agici Finanza di Impresa. Il dibattito prende le mosse dallo studio sulle potenzialità dell’industria manifatturiera italiana nelle rinnovabili per mettere a fuoco le modalità per massimizzare le ricadute positive sull’industria italiana.
I punti emersi sono stati:
- Si stima un abbisogno di investimenti in centrali FER al 2020 pari a 40 mld di €, di cui 30 mld possono essere teoricamente soddisfatti dall’industria manifatturiera italiana.
- L’industria italiana è molto forte nelle tecnologie tradizionali ma è arretrata nelle nuove (solare ed eolico) dove Germania, USA e Giappone sono leader globali.
- Gli imprenditori italiani stanno investendo nelle nuove tecnologie per colmare il divario con i principali competitor.
- Tuttavia, crisi finanziaria, non agevole accesso al credito, concorrenza internazionale, scarsi fondi per la ricerca e normativa poco chiara, stanno mettendo a rischio lo sviluppo di una moderna industria nazionale delle rinnovabili.
- Il GSE potrebbe avere un ruolo rilevante nell’indirizzare lo sviluppo dell’industria nelle direttrici più coerenti con le necessità.
All’incontro hanno partecipato, oltre al direttore dell’Osservatorio Andrea Gilardoni, Andrea Pettazzoni (Vestas Italia, Key Account Manager), Gert Gremes (Gifi, Presidente), Ettore Bonaldi (GWH, Presidente), Aldo Cateni (Andritz Hydro, Direttore Tecnico), Felice Egidi (Enel Green Power, Responsabile Affari Regolamentari), Salvo Coffa (STMicroelectronics, R&D General Manager), Walter Mirabella (Federchimica, Coordinatore Fonti Rinnovabili), Mario Lauro (Anima UCT), Piero Maranesi (ERSE – ex Cesi Ricerca, Presidente).
Ha chiuso i lavori l’ing. Emilio Cremona, presidente del GSE.