A Pisa i fontanelli di acque fanno risparmiare oltre 2mln di Euro
Il 2009 è stato l’anno dell’Acqua ad Alta Qualità e dei dieci fontanelli di Acque SpA, le piccole “casa dell’acqua” che erogano, gratuitamente, in aree pubbliche, acqua particolarmente gradevole dal punto di vista organolettico, grazie a sistemi di filtraggio che riducono i composti del cloro e di sterilizzazione dell’acqua con raggi uv. A dircelo sono le stime dei consumi: 10.445 metri cubi, oltre 10 milioni di acqua erogata gratuitamente con un risparmio superiore a 2 milioni di euro per le tasche dei cittadini se avessero acquistato acqua minerale in bottiglia dal costo medio di 0,2€ al litro.
Senza parlare del risparmio ambientale: sempre ipotizzando l’alternativo acquisto di acqua minerale, almeno 5 milioni di bottiglie di plastica. Se si considera che per fare 1750 bottiglie di plastica dalla capacità di un litro e mezzo ci vogliono 159 litri di petrolio (un barile), si sono risparmiati 2857 barili di petrolio, quasi mezzo milione di litri (fonte: La Repubblica-Economia 3 gennaio 2008). A questi risultati vanno poi aggiunte le esternalità negative dovute al trasporto, alla logistica delle acque in bottiglia: ulteriore consumo di petrolio, emissioni di anidride carbonica, idrocarburi, ossidi di zolfo, monossido di carbonio etc.
Il progetto Acqua ad Alta Qualità, voluto fortemente da Acque SpA (ovvero il gestore idrico del Basso Valdarno), dall’Autorità d’Ambito e dai comuni del Basso Valdarno, parte nel Marzo 2007 con la sperimentazione del primo impianto a San Lorenzo nel Comune di Pescia; quindi nel 2008 sono stati realizzati i fontanelli di Empoli e Belvedere a San Gimignano; lo scorso anno sono stati inaugurati quelli di Lari, Certaldo, Calcinaia, Castelfiorentino, Lamporecchio, San Giuliano Terme e Casciana Terme. L’obiettivo del progetto rimane sempre il medesimo: avvicinare la popolazione al consumo domestico dell’acqua di rete in sostituzione dell’acqua in bottiglia, concorrere alla riduzione di rifiuti, offrire alle famiglie l’opportunità di un risparmio economico consistente, più in generale sensibilizzare la popolazione sull’importanza della risorsa.
Un’indagine di mercato del settembre 2009 commissionato dal Gestore dà ragione al progetto. Cresce, infatti, il numero di cittadini nel Basso Valdarno che beve regolarmente acqua del rubinetto: l’odierno 29% contro il 22,7% del 2008 e il 15,1% del 2007. La popolazione sta dunque “imparando a fidarsi” anche dell’acqua di casa che è buona, controllata, garantita dalle migliaia di campionamenti effettuati direttamente dal Gestore e dagli organismi di controllo come Asl e Arpat.
Per il futuro Acque SpA proseguirà nella realizzazione dei fontanelli, con l’obiettivo di giungere alla più ampia copertura possibile dell’intero territorio servito