A Genomatica l’esclusiva mondiale per la tecnologia PROESA di M&G
Genomatica, azienda americana di San Diego, in California, leader nella “chimica verde” e già partner di Novamont, ha siglato un accordo con l’italiana Beta Renewables (Gruppo Mossi & Ghisolfi) per l’utilizzo esclusivo, a livello mondiale, della tecnologia PROESA®, destinata alla produzione di butandiolo (BDO) derivato da biomasse, attraverso qualsiasi processo che faccia ricorso alla fermentazione di zuccheri.
Integrando la tecnologia PROESA® con il processo biologico diretto, messo a punto da Genomatica, si ottiene un processo completo e proprietario per la produzione di BDO da biomasse lignocellulosiche, che non fa ricorso a varietà vegetali per scopi alimentari. Il processo di Genomatica migliora dunque l’efficienza economica e riduce l’impatto ambientale rispetto ad una produzione derivata da fonti fossili del BDO, un intermedio chimico utilizzato in prodotti quali l’abbigliamento sportivo, le scarpe da ginnastica e i componenti per il settore elettronico e automobilistico.
Le società prevedono di produrre BDO da biomassa, su scala dimostrativa, entro la fine del 2012 presso l’impianto di Beta Renewable situato a Rivalta Scrivia (AL). L’accordo si basa su un rapporto di collaborazione strategica siglato in precedenza tra Genomatica e il Gruppo Mossi & Ghisolfi (socio di maggioranza di Beta Renewables) e consolida quindi la partnership fra le due società. Beta Renewables sta inoltre costruendo, a Crescentino, nel vercellese, il più grande impianto al mondo per la produzione di bioetanolo di seconda generazione, progettato proprio per utilizzare il processo PROESA® nel produrre zuccheri a partire da biomasse lignocellulosiche non-food, che vengono poi fermentati a etanolo.
“Crediamo che, combinando le migliori tecnologie, come quella messa a punto da Genomatica sul BDO e PROESA® – e fornendole in licenza ad altre società – si favorirà una più rapida diffusione di biocarburanti e intermedi chimici di nuova generazione” ha detto Guido Ghisolfi, amministratore delegato di Beta Renewables.
Gli fa eco Christophe Schilling, CEO di Genomatica:“Insieme saremo in grado di garantire una maggiore flessibilità di materie prime all’industria chimica e una soluzione per ridurre la volatilità nei costi di produzione”. “Il nostro obiettivo – ha aggiunto Schilling – è permettere alle industrie chimiche nostre partner di produrre intermedi chimici più sostenibili, derivati da zuccheri convenzionali, biomasse lignocellulosiche o gas di sintesi. Il tutto garantendo profitti più elevati rispetto ai processi petrolchimici e permettendo di utilizzare impianti di taglia inferiore, con un ridotto impatto ambientale.”
Il processo di produzione biologica messo a punto da Genomatica, è stato riconosciuto, dalle più autorevoli pubblicazioni di settore, come una delle innovazioni più interessanti degli ultimi anni e nel 2011 è stato insignito del premio americano “EPA Presidential Green Chemistry Challenge Award”, ottenendo anche sovvenzioni da parte del Dipartimento Americano per l’Energia.
PROESA® è invece una tecnologia di ‘seconda generazione’ che utilizza materie prime non-food, come la Arundo Donax (la comune canna che cresce nei fossi) o scarti agricoli (ad esempio la bagassa della canna da zucchero) e le converte in vari tipi di liquidi zuccherini, con un costo inferiore rispetto alle tecnologie convenzionali . Questi zuccheri permettono a microorganismi e a processi mirati, come quello messo a punto da Genomatica, di produrre bio-prodotti economicamente più competitivi, che possano ambire ad una maggiore diffusione. La tecnologia PROESA® sarà utilizzata per convertire biomasse lignocellulosiche in etanolo cellulosico nel più grande impianto al mondo, che sarà operativo a Crescentino entro il secondo semestre 2012.