A Catia Bastioli il premio “Le Tecnovisionarie 2009” per il Mater-bi
Creatività ed innovazione sono protagoniste alla seconda edizione della conferenza internazionale “Women&Technologies”, che ha premiato “Le Tecnovisionarie 2009”, donne di talento e ricercatrici italiane e di ogni altra nazionalità, impegnate a vari livelli e con diversi ruoli nei mondi dell’Impresa, dell’Università e della Pubblica Amministrazione.
Le “tecnovisionarie” con le loro intuizioni straordinarie contribuiscono alla crescita della società e sono testimonianza concreta e operativa del fatto che la tecnologia è anche donna. Le tecnovisionarie sono capaci di generare innovazione e di “inventare il futuro”, creando tecnologie. Con il proprio lavoro hanno testimoniato di saper coniugare creatività, innovazione e qualità della vita. Innovazione che va intesa non solo come costruzione di nuovi strumenti, ma soprattutto come capacità di concepire diversamente i problemi e identificare nuovi obiettivi.
Catia Bastioli, Amministratore Delegato di Novamont e “Inventore Europeo dell’Anno 2007”, è stata insignita del prestigioso riconoscimento da Patrizia Grieco, Amministratore Delegato Olivetti – Gruppo Telecom Italia, in ex aequo con Barbara Poggiali, Amministratore Delegato e Direttore Generale DADA, gruppo RCS.
La candidatura di Catia Bastioli al premio era stata proposta qualche mese fa dalla Camera di commercio di Terni e dal Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile di Terni, che hanno valutato altamente qualificante la partecipazione all’iniziativa patrocinata dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e Innovazione, dal Ministero per le Pari Opportunità, e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
“Sintesi esemplare di come la solida preparazione tecnico-scientifica e le capacità manageriali hanno permesso di trasformare i risultati della ricerca in applicazioni innovative – recita la motivazione – L’approccio e le soluzioni verso tematiche ambientali, con particolare riferimento alla bioplastica, rappresentano un forte segnale e un modello per l’intero Paese”.
Catia Bastioli, ex ricercatrice chimica ed ora a guida di Novamont, ha realizzato una serie di brevetti depositati negli anni 1992-2001, che hanno consentito la realizzazione delle prime bioplastiche da fonti rinnovabili di origine agricola stabilmente entrate nel mercato. Un’innovazione da cui partire per ridisegnare interi settori applicativi alla luce del basso impatto ambientale e della sostenibilità economica.
Il Mater-Bi, la famiglia di prodotti biodegradabili e compostabili sviluppati da Novamont, garantisce resistenza e tenuta del tutto simili alle plastiche tradizionali, ma “si biodegrada in compostaggio” in appena poche settimane a differenza delle plastiche tradizionali che impiegano centinaia di anni. Il Mater-Bi è oggi utilizzato in diversi settori: dai teli per la pacciamatura agricola, ai sacchetti biodegradabili per la spesa e la raccolta differenziata, dai prodotti per il catering a quelli per l’igiene sino ai pneumatici a bassa resistenza al rotolamento di Goodyear con tecnologia Biotred.
“Il premio ricevuto oggi mi onora e mi dà ulteriore stimolo a proseguire nella direzione intrapresa tanti anni fa quando, mettendo la Ricerca e la creazione di una solida proprietà intellettuale al centro delle nostre attività, abbiamo sviluppato ex novo il mercato delle bioplastiche, prima inesistente e trasformato un centro di ricerca in una impresa industriale profittevole. Un segnale importante della potenzialità dell’innovazione in chiave ambientale anche per il nostro Paese che può recuperare competitività sostenendo nuovi modelli di sviluppo economico e produttivo all’insegna di standard di qualità sempre più elevati a salvaguardia del territorio e della qualità della vita”, ha dichiarato Catia Bastioli, Amministratore Delegato di Novamont.