20 anni di controlli ambientali pubblici: a Roma l’orgoglio degli operatori SNPA
Oltre 600.00 campioni analizzati ogni anno, quasi 100.000 operazioni tra ispezioni e sopralluoghi e 73.600 istruttorie e pareri. Sono questi i numeri del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) – riunitosi a Roma per la XII Conferenza Nazionale - ogni giorno in campo con oltre 200 sedi diffuse su tutto il territorio, più di 11.000 operatori provenienti dall’ISPRA (1350) e dalle Agenzie Regionali e Provinciali (9.736). Numeri che segnano la crescita delle attività sul campo: il 50% in più di campioni analizzati rispetto al 2006 (59,6% riferiti alle matrici ambientali, 40,4% a matrici di diretto impatto sulla salute e 10.400.000 parametri rilevati) e il 16% in più tra ispezioni e sopralluoghi rispetto al 2005.
Aumentano le attività, ma diminuiscono i costi per il cittadino: nel 2012 le Agenzie Regionali hanno ricevuto 563 milioni di euro di finanziamento pubblico da parte di Regioni e Province (78% da Fondo Sanitario Regionale (FSR) e 22% da altri settori) con un costo di 9,30 euro a cittadino a fronte di 10,41 del 2009. A livello nazionale, ogni operatore “serve” in media 6.250 abitanti, monitora 138,6 Kmq di superficie territoriale e controlla ed emette pareri per 157,3 aziende manifatturiere.
Il Sistema viene oggi presentato e configurato come un “unicum” formato da diverse componenti, la cui fusione è garantita dall’ISPRA che, attraverso il Consiglio Federale, assicura il coordinamento e lo sviluppo del Sistema stesso. Una rete con molte parti comuni, condivise e consolidate, che svolge compiti fondamentali di monitoraggio, analisi e valutazione, ispezione, controllo e reporting pubblico (di diffusione e di obbligo) dello stato e dell’evoluzione delle matrici ambientali, delle pressioni che su di esse agiscono e dei conseguenti processi e impatti che esse determinano. Si presenta, inoltre, capace di relazionarsi e concorrere con il mondo di altri servizi pubblici di interesse nazionale e locale e di pubblica responsabilità, ottenendo così una “biodiversità” del Sistema.
Alcuni dati riguardano, in particolare, le ispezioni del SNPA in stabilimenti “Seveso”; dal 2002 al 2012, il totale è stato di 1.000 ispezioni ministeriali e oltre 1.000 ispezioni regionali, circa 200 ispezioni l’anno. In Italia, esistono 1.100 stabilimenti “Seveso”, 50% di competenza statale e 50% regionale. Nella sola Regione Toscana, ad esempio, dal 2009 al 2012 sono state effettuate 118 ispezioni, in Lombardia 93, in Emilia Romagna 35. Gli elementi significativi che dimostrano la qualità dei controlli del Sistema in questo ambito, riguardano la formazione e l’addestramento degli ispettori del SNPA: nel 2000 – anno in cui è stata avviata un’attività sistematica in tal senso – non c’erano ispettori formati ed addestrati, nel 2005 erano 58, nel 2012 erano 130, nel 2013 (e ancora ad oggi) sono 167 in tutto il SNPA.
Queste sono soltanto alcune delle attività di forza del Sistema, destinate allo svolgimento di servizi di pubblica responsabilità, nonché all’attività di supporto strategico e di consulenza tecnico-scientifica alle Autorità nazionali, regionali e locali competenti per il perseguimento e la verifica delle loro scelte. Il Sistema così configurato, offre ai cittadini, come a tutti gli altri utenti, trasparenza e terzietà nello svolgimento delle funzioni e dei compiti istituzionali ad esso assegnati: ciò può essere garantito solo con autonomia e sostenibilità del Sistema stesso, che non vuole e non deve essere visto come un ostacolo o come uno strumento repressivo, bensì come un supporto istituzionalmente autorevole ai decisori e a chi legifera in campo ambientale. Superare l’autoreferenzialità, aprirsi al confronto con il mondo esterno della conoscenza, dei governi e degli interessi, così come al continuo sviluppo delle capacità conoscitive ed operative sono gli obiettivi principali prefissati dal Sistema.