“UBO App”, l’antidoto 2.0 contro lo spreco alimentare
L’ignoranza delle regole di corretta conservazione del cibo viene ormai unanimemente considerata come una delle principali cause di spreco alimentare nella fase del consumo domestico. Direttamente, perché conservare male può significare compromettere la salubrità del cibo e dunque non poterlo più consumare. Ma anche indirettamente, perché non saper conservare genera insicurezza ed ansia che, a loro volta, possono far dubitare della salubrità di cibo ancora perfettamente commestibile e indurre a non più consumarlo.
Regione Piemonte e Regione Autonoma Valle d’Aosta hanno allora deciso, nell’ambito delle iniziative di contrasto agli sprechi alimentari che insieme stanno conducendo da ormai più di un anno (risale al marzo 2014 la messa in rete del sito “una buona occasione” ), di realizzare un’applicazione per smartphone e tablet che fornisca consigli ed informazioni su come, dove e per quanto tempo conservare gli alimenti, ma anche su quali siano le giuste porzioni e dunque quanto cibo dover acquistare e cucinare. A corredo notizie sulla stagionalità, spigolature sulle origini storiche e geografiche degli alimenti, ricette antispreco ed infine la possibilità di comporre la “lista della spesa” su mobile phone.
Il target è principalmente costituito da “nativi digitali” che, più di altre generazioni, hanno subito un impoverimento dei saperi tradizionali riconducibili all’ambito di ciò che un tempo si definiva “economia domestica”. Per dare maggiore credibilità e autorevolezza alle informazioni, le due Regioni hanno individuato nell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta (che, ai tempi di “mucca pazza”, ha dimostrato di saper affrontare sul campo l’emergenza alimentare) il soggetto più idoneo a formare la parte prevalente del database. E’ così nata un’applicazione che analizza oltre cinquecento alimenti (sia cotti che crudi, sia preconfezionati che sfusi, sia freschi che surgelati) e che rappresenta oggi un unicum nel panorama nazionale. L’App, compatibile con i sistemi operativi iOS e Android, è scaricabile gratuitamente online.
“Crediamo che, oltre alle azioni specifiche per fare in modo che non venga sprecato il cibo, ci sia la necessità di lavorare sulla cultura – ha dichiarato l’Assessore alla Tutela dei consumatori del Piemonte, Monica Cerutti – Questa app può essere un ottimo strumento per guidare il consumatore durante la spesa e la preparazione dei pasti in modo da raggiungere anche risparmi economici”.
Secondo il rapporto Waste Watcher, realizzato in occasione di Expo, ogni settimana si getterebbero infatti 213 grammi di cibo per un valore di 7,06 euro. Tra le cause dello spreco alimentare ci sarebbero la cattiva conservazione del cibo, il mancato rispetto della scadenza, una sbagliata porzionatura. “In un momento economicamente così delicato quest’app può aiutare le famiglie ad acquistare meglio, a vivere meglio e a spendere meno. L’efficacia delle nostre azioni deriva dall’impegno dei singoli cittadini e la tecnologia può essere un mezzo per diminuire lo spreco delle risorse alimentari”, ha concluso Cerutti.