Uto Ughi, uno dei più grandi violinisti del mondo, ha uno stretto legame con le foreste. Da quelle dell’Amazzonia, che ha visitato durante un viaggio in Brasile, al bosco dolomitico di Paneveggio, caro a Stradivari. Perché da lì, dai tronchi degli alberi, nascono gli strumenti musicali e i loro suoni sublimi. E perché, spiega, è alla natura che l’arte guarda per l’ispirazione. «Un violinista non può non essere legato ai boschi», dice il musicista presentando il concerto organizzato dal Wwf per i cinquanta anni dell’associazione, tenutosi lo scorso 14 settembre, all’Auditorium della Musica di Roma, proprio a favore degli alberi. Il ricavato dell’evento è stato infatti utilizzato per trasformare in un’Oasi Wwf il Bosco dell’Arrone, vicino a Fregene, ...