Oltre che scrittore, Gianrico Carofiglio è stato a lungo un pubblico ministero, specializzato in indagini sulla criminalità organizzata. Ha poi esordito nella narrativa con “Testimone inconsapevole” (Sellerio, 2002), romanzo che ha aperto il filone del thriller legale italiano con il personaggio dell'avvocato Guido Guerrieri, protagonista di tre successivi romanzi di Carofiglio: “Ad occhi chiusi” (Sellerio, 2003), “Ragionevoli dubbi” (Sellerio, 2006) e “Le perfezioni provvisorie” (Sellerio, 2010). Ora torna nelle librerie con “Il bordo vertiginoso delle cose”, edito da Rizzoli.
D) Carofiglio, nella presentazione del suo ultimo libro si legge che «Il bordo vertiginoso delle cose può essere letto in molti modi». Ce li può descrivere?
R) Può essere letto come un romanzo di formazione ...