“Incubo nucleare”. Da giorni, dopo il terremoto e lo tsunami in Giappone, non si fa che ripeterlo. E ogni giorno, forse sempre un po’ più a ragione. Perché continuamente dalle agenzie di stampa arrivano notizie sempre più gravi sulle condizioni dei reattori danneggiati dal sisma.
Il rischio, se non si riuscirà a raffreddare il nocciolo, è la fusione e la conseguente fuoriuscita di materiale altamente radioattivo dal recipiente che contiene il combustibile. Le informazioni sono incerte e diffuse con il contagocce. Il mondo scientifico, come sempre accade in caso di incidenti come questo, è diviso. Da una parte, coloro che cercano di minimizzare, dall’altra quelli che invece ...