Là suta. Là sotto. Così, con il tipico understatement sabaudo, gli abitanti di Saluggia, piccolo borgo nel vercellese, si riferiscono a ciò che si trova in un avvallamento lungo il fiume Dora Baltea, uno dei principali affluenti del Po. Qualcosa che non si deve vedere, qualcosa a cui è meglio non pensare: 200 metri cubi di materiale liquido radioattivo, il più grande cimitero nucleare d’Italia. A pochi metri da un corso d’acqua.
All’eredità di un ventennio di nucleare italiano e alla kafkiana vicenda della sua continuamente rinviata messa in sicurezza è dedicato “Là suta”, il documentario di Cristina Monti, Daniele Gaglianone e Paolo ...