Epson, prima azienda IT ad adottare l’etichetta “per il clima”
Si chiama Etichetta “PER IL CLIMA” il progetto di Legambiente, primo in Italia ad esprimere l’impronta di CO2 di un prodotto: è uno strumento che serve all’azienda a conoscere da un angolo visuale nuovo il proprio prodotto e che informa il consumatore sulle emissioni di gas climalteranti emesse durante una o più fasi del ciclo di vita del prodotto. Epson è la prima tra le aziende IT a indicare il suo impegno verso il consumatore, comunicando la quantità di CO2 generata da alcune stampanti durante il loro utilizzo. Il progetto una volta completato abbraccerà 22 stampanti sia laser che ink jet.
“Complimenti ad Epson che ha aderito a Etichetta “PER IL CLIMA”, una vera iniziativa italiana di green economy, sull’esempio di altri paesi europei, dove ormai le istituzioni e le imprese sono impegnate in prima fila a favore dell’ambiente – dice Andrea Poggio, vicedirettore nazionale di Legambiente -. Oggi Epson consente ai consumatori di scegliere non solo in base al prezzo e alle funzionalità, ma anche in base all’impatto sui consumi energetici e le alterazioni climatiche. Un esempio che speriamo siano in molti a seguire. È così che che ognuno può fare la sua parte per ridurre il consumo energetico”
La prima stampante a vantare l’ Etichetta “PER IL CLIMA” di Legambiente è la business inkjet Epson B510DN: la sua impronta è pari a 0,134 grammi di CO2 equivalente a pagina stampata (in modalità draft). Il calcolo è stato effettuato tenendo in considerazione il consumo elettrico durante un ciclo settimanale medio (Typical Electricity Consumption, TEC). Il ciclo TEC è considerato su 7 giorni, durante i quali si calcolano momenti in cui la macchina è in modalità sleep (week end, notte, pausa pranzo) e i momenti di lavoro. In totale, secondo questo ciclo settimanale, la stampante sarà utilizzata per fare 3360 stampe e l’impatto complessivo sarà di 452grammi di CO2 equivalente.
E’ un’indicazione di impatto importante che va integrata con un’attenta valutazione delle esigenze dell’attività. Come in tutte le tecnologie, anche con la stampante è l’uso che spesso determina i costi, sia economici che ambientali. È perciò importante valutare le proprie esigenze come, ad esempio, il monitoraggio del numero e della qualità delle stampe che sono necessarie all’attività e integrarle con le considerazioni ambientali.
Tra i consigli per l’uso già in etichetta compare un’indicazione fondamentale: spegnendo la stampante a fine giornata e nel fine settimana si arriva a risparmiare il 65% di CO2eq rispetto a quanto dichiarato nell’etichetta. Inoltre, per un miglior uso della stampante si possono osservare alcuni semplici accorgimenti: impostare la stampante in modo che di default stampi in fronte retro e in modalità bozza; utilizzare le anteprime di stampa e stampare solo quando necessario; utilizzare carta riciclata, possibilmente con etichettature ambientali (per esempio l’Ecoflower europeo). In questo modo il nostro ufficio avrà la macchina giusta e, soprattutto, rispettosa dell’ambiente.
Altre caratteristiche del prodotto e le modalità di calcolo delle emissioni sono descritte in dettaglio nella Dichiarazione che accompagna ogni etichetta e che è scaricabile dal sito dove, inoltre, si trovano suggerimenti e consigli su come ridurre gli impatti delle proprie attività in ufficio. Il calcolo del peso di CO2eq è effettuato dall’Istituto di Ricerche Ambiente Italia sulla base della metodologia Pas 2050:2008, riconosciuta a livello internazionale ed elaborata dal British Standard Institute.