La land art di Pistoletto per il bosco di San Francesco
Michelangelo Pistoletto, uno dei più noti artisti dell’Arte Povera italiana, si è messo a guidare l’aratro trainato da un paio di buoi.
Non si tratta di una tardiva passione agreste, ma della performance per tracciare i solchi che costituiranno ‘Il terzo Paradiso‘ nel Bosco di San Francesco, ad Assisi, in Umbria. La sua ultima creazione, che rientra nella sfera della land art, ha dato il via ai lavori di restauro paesaggistico del Bosco, seguiti dallo Studio di architetti Salvatici-Ripa di Meana, .
L’opera dovrebbe concludersi nel giugno del prossimo anno in un’area di sessanta ettari di paesaggio ricca di colline, oliveti e radure, donata al Fai (Fondo Ambiente Italiano), nel 2008, da Intesa-San Paolo e attraversata dal torrente Tescio, nei pressi del quale sorge un complesso benedettino medievale.
“Diventerà – ha detto la presidente del Fai, Ilaria Borletti Buitoni – non solo un luogo speciale dal punto di vista naturale e ambientale, ma offrirà in particolare al visitatore, al pellegrino, l’opportunità di vivere un’esperienza spirituale unica, che coniuga la percezione fisica e la riflessione interiore, nella terra di Francesco”.
L’obiettivo dei lavori è quello di restituire alla natura e alla storia il grande scenario del Bosco di San Francesco mettendo a disposizione del visitatore un paesaggio ben gestito, rispettato e protetto e ripristinando in sicurezza i sentieri esistenti. Oltre a restaurare gli edifici storici del complesso medievale di Santa Croce.
Tutti gli interventi di riqualificazione ambientale saranno svolti con l’idea di incrementare la biodiversità e proteggere la ricchezza delle associazioni vegetali, che vanno da quelle mediterranee a quelle proprie collinari e montane e sono alla base di una grande varietà di vita animale.
L’opera di Pistoletto si inserisce all’interno di questo progetto. Intitolata “Il terzo paradiso”, si tratta di un uliveto unico al mondo costituito da 160 piante, alte ciascuna tre metri e con una fronda di 2,5 metri di diametro, tracciato su tre cerchi in un’area di tre mila metri quadrati. Sarà raggiungibile tramite ‘Il Sentiero del Terzo Paradiso‘ , che partirà dal complesso di Santa Croce e sarà lungo circa due chilometri, prevalentemente in piano.
Secondo l’artista, il lavoro è la fusione tra il primo paradiso, quello terrestre, governato dall’intelligenza della natura, e il secondo, costruito dall’uomo per bisogni e piaceri artificiali. “Ora – osserva Pistoletto – queste due sfere rischiano una tragica collisione. Ecco dunque il terzo Paradiso: l’armonia definitiva tra uomo e natura“.
Ad assistere alla performance di Pistoletto, che ha dato l’avvio ai lavori, ed esprimere sostegno al progetto del Fai, i rappresentanti delle istituzioni locali (Comune di Assisi, Regione Umbria, Comunità Montana), delle aziende sponsor (Enel, Telecom) e degli istituti di credito coinvolti.
Benedetta Musso