A Jacqueline McGlade il Premio Ambientalista Internazionale 2010
Si è chiusa venerdì l’edizione 2010 del Premio Ambientalista Internazionale “Il Monito del Giardino”, promosso dalla Cassa di Risparmio di Firenze attraverso la Fondazione Bardini e Peyron.
A vincere il premio di 20 mila euro, da investire in borse di studio o progetti operativi meritevoli, è stata la direttrice dell’Agenzia Europea per l’Ambiente (Aea) Jacqueline McGlade.
Il concorso è un riconoscimento per gli importanti contribuiti offerti, nei rispettivi campi professionali, alla causa ambientalista.
La McGlade, biologa marina e docente d’informatica ambientale, ha basato la sua ricerca sulle dinamiche degli ecosistemi, sui cambiamenti climatici e sulle modificazioni del panorama. Dal 2000, con la nomina a Socio Professorale del Natural Enviroment Research Council dello University College di Londra, il suo campo di lavoro si è esteso alla politica ambientale in altre aree: rifiuti, inquinamento, qualità dell’aria e biodiversità. Nel 2003 è stata nominata direttore esecutivo dell’Agenzia Europea per l’Ambiente (AEA) a Copenhagen, incarico che, nel 2008, le è stato riconfermato per altri cinque anni.
Gli altri premiati sono stati gli economisti-ecologi Robert Costanza (Stati Uniti) e Sigrid Stagl (Austria), il banchiere “ambientalista” Pierre Dutrieu e il metereologo Gilles Sommeria (entrambi francesi), gli italiani Luigi Biggeri, già presidente dell’Istat oggi alla World Bank, e Giannozzo Pucci, editore della rivista L’Ecologist, versione italiana del celebre The Ecologist.
I premiati hanno tenuto una conferenza internazionale sul tema ‘Economia globale e crisi ambientale’, a Villa Bardini. Parlando dei deludenti risultati del recente vertice mondiale di Copenhagen sull’ambiente Jacqueline McGlade ha presentato la piattaforma Eye on Earth, un portale web ideato dall’Agenzia in collaborazione con Microsoft che pubblica, in tutte le lingue Ue e in termini facilmente comprensibili, dati e informazioni scientifiche ufficiali sui cambiamenti climatici e sulle emissioni delle attività umane in Europa.
Benedetta Musso