Aquafresh lancia l’iniziativa “Chiudi il rubinetto”
L’acqua è una risorsa preziosa, utilizzata nelle più disparate attività quotidiane, come lavare, cucinare e naturalmente bere. Il suo utilizzo è così frequente e continuo che è difficile rendersi conto di quanta acqua si utilizzi e di quanta acqua, a volte, si sprechi senza neanche rendersene conto. Basti pensare, ad esempio, al gesto di lavarsi i denti: è stato calcolato che in Italia vengono consumati in un anno ben 292,5 miliardi di litri d’acqua solo per questa semplice, quanto importante abitudine di igiene orale. Un volume d’acqua pari a ben 265 volte quella che può contenere il Colosseo, o a 112 piramidi di Cheope. Questo anche perché il 36% degli italiani lascia il rubinetto aperto mentre si spazzola i denti.
Tutti gli oggetti comportano un costo idrico – detto “acqua virtuale”, “water footprint” o “impronta idrica” – pari alla quantità di acqua dolce impiegata per la loro realizzazione e per il loro consumo. Si pensi ad esempio all’acqua utilizzata per trasformare le materie prime o per generare l’elettricità che alimenta i macchinari. Ed ecco che bere una tazzina di caffè da 125 ml. significa in realtà bere 140 litri di acqua virtuale, considerando tutta l’acqua utilizzata, ad esempio, per crescere la pianta, trasformare i chicchi o trasportare il prodotto (solo per citare alcune fasi del processo produttivo). Una t-shirt di cotone porta con se 2.000 litri d’acqua virtuale, mentre un kg di carne di manzo necessita addirittura di 15.500 litri.
Per questo Aquafresh lancia l’iniziativa “Chiudi il rubinetto”, un invito a ragionare sui piccoli gesti quotidiani che possono ridurre l’impatto idrico nell’ambiente domestico del bagno, proprio a partire dal lavarsi i denti.
Ognuno può aderire alla proposta di “Chiudi il rubinetto”, ricordandosi di fermare il flusso dell’acqua ogni volta che ci si lava i denti e notificandolo poi, con un semplice click, sul sito dell’iniziativa. Finora, sono stati risparmiati oltre 5.500 litri di preziosissima acqua dolce.