Clima: ripartiamo da Petersberg
Mentre la marea nera di petrolio riversatasi nel Golfo del Messico raggiunge le coste della Louisiana, obbligando il presidente Obama a intervenire di persona, il governo tedesco e il ministero dell’ambiente messicano riaprono, nel castello di Petersberg, vicino a Bonn, il dialogo sulle questioni climatiche, per evitare che il prossimo vertice di Cancun si trasformi nell’ennesimo fallimento internazionale. Copenhagen docet.
Dal 2 al 4 maggio, un gruppo selezionato di rappresentanti governativi tornerà dunque a ragionare “informalmente” sui problemi del clima, parallelamente ai negoziati avviati – senza particolare successo - nel mese di aprile. Obiettivo quello di stabilire “una rete di fiducia tra tutti i diversi Paesi“, da qui alla Conferenza di Cancun, “perché nessun Paese sia lasciato da parte“, ha detto il cancelliere tedesco, Angela Merkel, aprendo la riunione ministeriale dei 41 paesi, denominata i ‘Dialoghi di Petersberg’.
“Bisognerà comunicare i risultati dei nostri lavori qui agli altri gruppi perché – ha continuato la Merkel – questa è una cosa che non ha ben funzionato a Copenaghen“. Nel vertice danese del novembre scorso, le numerose proteste e il un clima di sfiducia erano stati proprio alimentati dall’esclusione della la maggior parte dei paesi in via di sviluppo rispetto alle decisioni della prima settimana di lavori. Un errore diplomatico rivelatosi pienamente in fase di approvazione del documento finale, di cui la Conferenza ha potuto solo ‘prendere atto’ senza approvarlo ufficialmente.
E’necessario dunque fare il bilancio della Conferenza danese dello scorso anno – che la Cancelliera ha giudicato “non soddisfacente” - ma anche progredire nella preparazione di un accordo a Cancun che, secondo il presidente messicano, Felipe Calderon, “costituirà una sfida per la credibilità della cooperazione internazionale”. “Noi – prosegue Calderon - siamo pronti ad ascoltare tutto il mondo attivamente e saremo pronti a tutte le proposte per trovare una soluzione veramente mondiale“.
Veronica Caciagli
Per l’Italia è prevista la presenza del ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, di rientro in Europa dalla missione a Shangai, dove ha inaugurato il padiglione italiano dell’Expo.