Le cantine “environmental friendly” protagoniste di Vinitaly 2010
Ha riaperto i battenti ieri (fino al 12 aprile) Vinitaly, il Salone Internazionale del Vino e dei Distillati, giunto quest’anno alla sua 44esima edizione e ospitato, come sempre, da VeronaFiere. Particolare attenzione dei media, nel giorno dell’inaugurazione, grazie soprattutto alla visita del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha voluto onorare la rassegna con la propria presenza.
Dopo le difficoltà del 2009, dovute alla crisi che ha colpito i mercati internazionali in ogni settore dell’economia, l’edizione di quest’anno pone grande attenzione sulle tematiche “green”. Focus in particolare sul fenomeno delle cosiddette cantine environmental friendly, ovvero “amiche dell’ambiente”. Si tratta di strutture in cui non solo il vino viene prodotto secondo le tecniche della coltura biologica e biodinamica, ma in cui l’intera organizzazione produttiva segue la logica della sostenibilità ambientale, ottenendo risultati considerevoli anche in termini di risparmio economico.
Vediamo le principali caratteristiche delle cantine verdi:
1) approvvigionamento da fonti rinnovabili, solare e biomasse, che garantiscono alla cantina autosufficienza energetica, consentono di ridurre l’inquinamento da emissioni e permettono l’autoproduzione di carburante da bioetanolo, componente per benzine;
2) sistemi avanzati di gestione delle risorse idriche per la riduzione dei consumi e una gestione razionale dell’irrigazione, della raccolta e della conservazione delle acque;
3) salvaguardia dei terreni dai processi di erosione con pratiche d’inerbimento e di recupero e fortificazione dei terrazzamenti;
4) ideazione e progettazione delle strutture con soluzioni fornite dalla bio-architettura per ridurre l’impatto ambientale sul territorio.
Si stanno poi diffondendo nelle cantine, altri piccoli, ma significativi, interventi come l’impiego di bottiglie di vetro più leggere, l’utilizzo di etichette in carta riciclata e la riduzione del packaging. Piccoli dettagli che incontrano il favore degli gli eno-appassionati attratti, sempre più, dal binomio qualità & sostenibilità, che conferma, anche nel settore enologico, le potenzialità della green economy.
Caterina Tripepi