Al via Agrofer, l’agricoltura come giacimento di fonti energetiche
Apre oggi, presso la Fiera di Cesena, la quinta edizione di Agrofer (9 – 11 aprile), il Salone delle Agroenergie, Risparmio energetico e Bioedilizia.
La manifestazione offre uno spaccato concreto ed esaustivo di quel complesso di attività ed aziende, del settore agricolo, ambientale ed energetico, che operano quotidianamente per ampliare la diffusione delle fonti di energia rinnovabile.
Obiettivo, quello di presentare ad operatori, imprenditori, amministratori pubblici e cittadini, le tecnologie, le ultime innovazioni e i princiapali progetti nel settore delle agro-energie e del risparmio energetico. Partendo da un dato: l’umanità in circa 150 anni ha consumato quasi il 50% del totale delle risorse energetiche del mondo, sia fossili (petrolio, carbone, ecc.) che nucleari (anche l’uranio si esaurirà).
E’ quindi importante capire come il settore agricolo possa diventare un protagonista nel campo delle energie rinnovabili: colture dedicate, biomasse agroforestali, residui zootecnici e agroindustriali, fonti solari o eoliche possono produrre elettricità, calore, biocombustibili o biodiesel. L’agricoltura e le aree rurali rappresentano, quindi, un ‘giacimento’ formidabile di fonti energetiche. I prodotti e sottoprodotti dell’attività agricola e forestale possono contribuire in modo significativo all’incremento della quota complessiva di energia prodotta da fonti rinnovabili. Queste ultime infatti possono diventare un’opportunità di reddito per le imprese agricole e, nell’ambito della multifunzionalità, auspicata dalla PAC (la Politica Agricola Comune dell’Unione Europea), alcune potranno diventare aziende “agrienergetiche“, in grado cioè di immettere anche energia sul mercato, in forma singola o associata, a livello di distretti energetici territoriali.
Nel Salone sono previste due sezioni espositive: ‘Agroenergie e Energie da fonti rinnovabili’ e ‘Risparmio energetico e Bioedilizia’. Nei padiglioni espositivi si potranno inoltre visitare alcune mostre d’arte applicata a partire dai rifiuti, come alcune opere del gruppo dei Mutoid, che utilizzano parti meccaniche per creare figure e sculture di grandi dimensioni. I Consorzi Comieco e Bestack dimostreranno invece come carta e cartone possano “ritornare in vita” diventando borse, sedie ed altri oggetti del vivere comune. Alla carta e ad altri materiali (come piatti, pacchetti di sigarette, ecc.) fanno ricorso anche i vestiti in stile ottocentesco di Mirella Canonici, esposti da Econaturale. Interessante infine l’esposizione di alcune sezioni di case ecologiche, che consentono di vedere in dettaglio come si sviluppano gli interventi di bioedilizia. Ospiti dell’edizione di quest’anno le delegazioni da Albania e Moldavia.
Benedetta Musso