22° Festival Cinemambiente: edizione dedicata alla “Green Generation”
Pubblichiamo l’intervento introduttivo di Gaetano Capizzi, Direttore di Cinemambiente , alla 22°edizione del Festival, presentata ieri al Circolo dei Lettori di Torino. Il festival si terrà dal 31 maggio al 5 giugno 2019 e tutte le proiezioni e gli eventi saranno, anche quest’anno, a ingresso libero.
In questo anno particolare, la 22° edizione di CinemAmbiente non poteva non risentire dell’onda della protesta che i giovani stanno attuando in tutto il mondo. Probabilmente il Festival ha più anni di molti dei ragazzi protagonisti del movimento F4F: è in grado di cogliere e accogliere le loro nuove istanze per cercare di cambiare il mondo. Il Festival si apre, quindi, alla Green Generation come sottolinea il visual di quest’anno.
Lo spazio riservato ai giovani è sempre più ampio e un’intera sezione, CinemAmbiente Junior, li vede protagonisti. La competizione nazionale riservata a bambini e ragazzi ha ricevuto più di duecento film realizzati nell’anno scolastico 2018-2019. È un numero che ci ha impressionato. Per le proiezioni dedicate alle Scuole – riunite in un programma in cui a importanti film ambientali si affiancano dibattiti e approfondimenti – si sono prenotati in pochi giorni oltre seimila studenti. In parallelo, CinemAmbiente Junior prevede laboratori, convegni e un rapporto sempre più intenso con gli studenti universitari di materie ambientali, che introdurranno le proiezioni e gestiranno alcuni dibattiti.
Nelle tradizionali sezioni competitive del Festival i grandi film internazionali continuano a essere lo specchio di una cinematografia ambientalista sempre più corposa e matura, rappresentata da una selezione di un centinaio di titoli – tra corti, medio e lungometraggi – che ci offrono uno spaccato della situazione del Pianeta e della crisi ambientale che ormai è sotto gli occhi di “quasi” tutti. Molti film documentano l’ingresso nell’Antropocene, la nuova era geologica indotta dai comportamenti umani, e l’inizio della Sesta Estinzione di massa, che sta portando alla scomparsa definitiva di molte specie viventi. Altri trattano specificamente di “System Error”, cioè di un sistema che non funziona più, di “Breakpoint”, cioè del punto di rottura, e di un quinto elemento, il comportamento umano, che ha modificato i quattro elementi della natura.
Attraverso una selezione di film riuniti sotto il titolo “Inventing Tomorrow” prosegue la riflessione, già avviata dal Festival lo scorso anno, sulle possibili soluzioni al problema ambientale, in parte già in atto con la transizione tecnologica, quella energetica e, ancor prima, quella culturale che la nuova “Revolution Generation” ha avviato. La sezione propone film e dibattiti sul ruolo dell’intelligenza artificiale, dei robot, della geoingegneria, del design in una società che cambia rotta.
Ci sarà anche spazio per riflettere sui movimenti di opposizione alle opere a grande impatto ambientale, sull’eco-femminismo, sui diritti umani calpestati insieme al rispetto per il mondo che ci circonda. Amnesty International ci informa, infatti, che ogni anno centinaia di persone vengono uccise o subiscono violenza per le loro battaglie ambientaliste.
Tra i tanti ospiti, si segnalano Richard O’Barry, premio Oscar per il film The Cove, già addestratore pentito del delfino Flipper, oggi votato alla liberazione dei cetacei, il poeta svizzero Fabio Pusterla, cui quest’anno va il premio letterario “Le Ghiande di CinemAmbiente”, e il fotografo James Balog, di cui potremo ammirare una selezione di fotografie sui cambiamenti climatici esposta lungo la cancellata della Mole Antonelliana.
È stata nostra intenzione proporre un Festival ricco di idee, innovativo, ma anche divertente, rivolto a famiglie, giovani, nonni preoccupati per il futuro delle prossime generazioni, cioè a tutti, perché l’ambiente e i suoi problemi sono di tutti e ritrovarsi a CinemAmbiente è già un passo verso il cambiamento.
Gaetano Capizzi