Aperta la “call for proposal” di Novamont per l’innovazione circolare
Oggi in Italia, quasi 1 kg di materia prima ogni 5 kg di materiali consumati viene dal riciclo. Il nostro Paese è al secondo posto in Europa nell’uso di materia proveniente da scarti: secondo l’indice di circolarità calcolato dalla Commissione Europea, l’Italia è a una percentuale del 18,5% contro il 26,7% del primo assoluto, l’Olanda, e si colloca ben al di sopra della media europea dell’11,4%.
È l’economia circolare il contesto in cui si inserisce la call per startup, centri di ricerca e PMI “Trace X Novamont” promossa da Cariplo Factory, Intesa Sanpaolo Innovation Center e Novamont. Un massimo di 10 progetti, che accederanno ad un programma di open innovation della durata di 4 mesi, al fine di creare sinergie tra Novamont, l’azienda leader in Italia di questo settore, e le nuove opportunità e tecnologie a supporto dei processi industriali e dell’ampliamento delle filiere della bioeconomia.
Un’iniziativa che si inserisce bene nel filone della normativa europea, che stabilisce l’obiettivo minimo di riciclo per i rifiuti urbani al 55% in peso entro il 2025 e al 65% per gli imballaggi. Dovrà quindi essere molto alto l’impegno nelle innovazioni di prodotto e di processo che vanno verso un ampliamento della ‘seconda vita’ degli scarti. Un’occasione che può anche facilitare la nascita di nuova occupazione: secondo le stime dell’Enea, una forte spinta verso l’economia circolare può creare in Italia fino a 540 mila posti di lavoro entro il 2030.
La transizione, già in corso, verso un modello di economia circolare rappresenta inoltre una straordinaria opportunità per riorganizzare la produzione e il consumo di beni. Fortemente incentivata dall’innovazione digitale, questa transizione rappresenta per le aziende un’occasione unica per superare le criticità del binomio crescita e consumo di risorse.
La Call For Proposal avrà due principali ambiti di interesse. Il primo riguardante le soluzioni e le tecnologie a supporto dei processi industriali di Novamont, e in particolare: Biochimica industriale (tecnologie, materiali e processi innovativi); Tecnologie di valorizzazione delle biomasse lignocellulosiche; Biomasse agricole (sistemi e tecnologie di precision farming).
Il secondo punta invece a esplorare nuove opportunità per l’ampliamento delle filiere della bioeconomia, attraverso nuovi sviluppi e applicazioni nei settori delle Bioplastiche, Biolubrificanti, Biocosmesi, Bioprodotti per il settore alimentare e per la mangimistica.
La raccolta delle candidature proseguirà fino al 9 novembre 2018, la valutazione preliminare (fino a un massimo di 20 progetti) è in programma per il 6 dicembre prossimo, mentre nel corso del successivo Selection Workshop verranno identificati un massimo di 10 progetti da avviare alla fase di collaborazione, che si svolgerà da gennaio a marzo 2019.
Secondo Stefano Martini, Innovation Manager dell’Intesa Sanpaolo Innovation Center, “L’adozione dei principi della Circular Economy genererà un significativo impatto sul sistema economico Italiano”.