TCN Group: inaugurato il polo produttivo negli ex stabilimenti Miroglio
“L’è prope ‘n bel toc!“. Pare sia stata questa la prima reazione, in piemontese, degli imprenditori Giuseppe Bernocco e Sebastiano Astegiano quando il prluripremiato campione di BMX e mountain bike, Stefano Migliorini, ha mostrato loro il prototipo di una avveniristica e-bike dal design travolgente. Da qui il nome (dal sound più internazionale) di THOK E-Bikes.
Oggi Pinuccio e Seba (come li chiama Migliorini) sono soci anche in questo nuovo progetto, al quale è stato dedicato l’intero terzo piano della palazzina diventata il nuovo quartier generale del Gruppo TCN ad Alba, inaugurato ufficialmente venerdì scorso, dopo un anno e mezzo di riqualificazione a tempo di record, che ha permesso di recuperare i capannoni dell’ex stabilimento Miroglio. 45.000 metri quadrati salvati dal degrado, senza consumare nuovo suolo agricolo, in un territorio – quello tra Langhe e Roero – che ha bisogno di esempi virtuosi per imparare a conciliare la tradizione produttiva con quella turistica e con l’onere-onore di essere recentemente diventato patrimonio dell’umanità UNESCO.
Invece di colare nuovo cemento e deturpare il paesaggio con altri capannoni anacronistici, il cheraschese Bernocco ha chiesto allo Studio Graziano e Imbimbo di Alba di trovare una soluzione veloce ed efficace per rimuovere le coperture e le pareti in amianto del vecchio stabilimento salvando la struttura portante esistente. Un intervento di “trasformazione” richiamato oggi da alcune gigantografie lungo i corridoi dei nuovi spazi produttivi e da una suggestiva mostra del fotografo Stefano Barattini, dedicata, più in generale, a tutte quelle realtà industriali abbandonate “che hanno conservato un po’ di quell’anima imprenditoriale nostrana, quando l’Italia aveva una sua riconosciuta e robusta fisionomia industriale”, come scrive nella presentazione Rita Manganello.
Il Gruppo “Bianco TCN”, dopo alcune difficoltà negli anni passati, è oggi più vivo che mai: impiega oltre 300 dipendenti, spazia dalla meccanica di precisione e assemblaggi per i settori tessile, automotive e alimentare, fino alla produzione alimentare in senso stretto (con l’acquisizione della Galup) e alla mobilità elettrica di THOK e si inserisce, a pieno titolo, in quella lunga tradizione di eccellenza imprenditoriale italiana, riconosciuta e invidiata in tutto il mondo.
Secondo Migliorini, con cui abbiamo potuto chiacchierare durante l’inaugurazione, in questo rilancio c’è, in realtà, un DNA ancora più specifico del generico Made in Italy: qui siamo di fronte ad un Made in Langhe. “L‘eccellenza che viene riconosciuta a questo territorio – ci spiega – non si esaurisce solamente nell’agroalimentare e nel Tartufo, ma si ritrova in ogni attività imprenditoriale. E’un modo di vivere, oltre che di lavorare”. Una formula facile da riassumere, ma non altrettanto da mettere in pratica: conciliazione di tradizione e innovazione, cura dei dettagli, forte legame con il territorio, rispetto delle persone. Vengono alla mente – non a caso, vista l’origine del luogo – le parole di Giuseppe Miroglio (che un’altra mostra ad Alba celebra contemporaneamente, nei 70 anni dell’azienda): ”per creare un’azienda di successo – scriveva il commendatore – è importante avere forza di volontà ed entusiasmo. Conoscere il proprio lavoro ed avere un forte spirito di osservazione per migliorare costantemente impianti e processi. Bisogna saper comprare bene e vendere al prezzo giusto. Essere rapidi nelle decisioni. E, soprattutto, bisogna collaborare con dipendenti, clienti e fornitori“.
Bernocco, Astegiano e soci sembrano intenzionati a proseguire lungo quella strada e continuare a crescere. Ci riusciranno anche con THOK, l’ultima creatura? Forse è prematuro per dirlo, ma i presupposti per chi, ieri, ha avuto l’opportunità di testare le nuove e-bikes MIG, ci sono tutti. E gli ordini dall’estero iniziano ad arrivare…
Andrea Gandiglio