Ad Asolo torna il “Festival del Viaggiatore”: rotte geografiche e percorsi dell’anima
Asolo, la cittadina medioevale trevigiana (tra i borghi più belli d’Italia) dal 29 settembre al 1° ottobre rivolgerà lo sguardo al di fuori, alle esperienze culturali più interessanti in Italia e in Europa, per riportarle in sé, riscoprendo l’antica vocazione di cenacolo di intellettuali e artisti con la terza edizione del Festival del Viaggiatore. Giardini, sale e e barchesse di palazzi e ville apriranno le porte ai viaggiatori e ai loro “viaggi”, accogliendo in scorci inediti cammini reali e strade dell’anima.
Se il concetto di borgo può suggerire staticità e isolamento, questo non vale infatti per Asolo, che sin dai tempi della corte della Regina di Cipro Caterina Cornaro (1454 – 1510) fu un porto terrestre di approdo e di partenza di idee, tendenze, innovazioni: “la Città dei cento orizzonti”, come la definì Giosuè Carducci, ha sempre guardato lontano, diventando custode delle esperienze dei viaggiatori che in essa trovavano la meta (fu eletta buen retiro da Antonio Canova, Andrea Palladio, Eleonora Duse, Freya Stark, Robert Browning Gian Francesco Malipiero, Carlo Scarpa e molti altri), e torna oggi a questa vocazione con la terza edizione del Festival ideato e realizzato da InArtEventi – Cultura in Movimento.
Il “viaggio” è in realtà una metafora che permea il Festival, il quale si propone come un “tour operator” capace di proporre rotte e percorsi inediti al viaggiatore, inteso come chiunque intraprenda un percorso che presuppone una partenza, un’avventura e una direzione da seguire. Il Festival si sviluppa come un evento diffuso nel centro storico asolano e gli scorci più caratteristici si riscoprono salotti a cielo aperto pronti ad accogliere ospiti e narrazioni. Il viaggiatore al quale il festival è rivolto non è solo colui che va per il mondo o che viaggia nelle arti, ma anche chi ha un bagaglio di esperienze, una storia da raccontare, un punto di vista da condividere o una visione di futuro. Dunque non solo viaggio verso una meta geografica, ma anche verso traguardi creativi, etici, di gusto, ecc. oppure considerato per il proprio valore intrinseco, come percorso di crescita, culturale, sentimentale, imprenditoriale.
Gli itinerari di viaggio saranno cinque: viaggio nella resilienza, viaggio nella parola, viaggio nella bellezza, viaggio nel talento e viaggio nella letteratura e, paradossalmente, i circa venti viaggi che in essi sono inseriti ci guideranno in luoghi e stati d’animo che rifuggiamo, per svelarcene invece la bellezza e la forza.
Ci saranno i luoghi in cui non vorremmo essere, almeno non ora, ma dove l’informazione ci riporta spesso: Lampedusa, Aleppo, Amatrice, che attraverso le parole di “nocchieri” che ne hanno una conoscenza vera e diretta ci mostreranno la loro ricchezza. Ci saranno luoghi che ormai non vediamo più, sempre sotto i nostri occhi e immobili nel nostro giudizio, come piazze e periferie: guide attente ne sveleranno l’inaspettata meraviglia. E ci saranno viaggi che attraversano il tempo e il nostro essere, che presuppongono fatica e dolore ma maturano talento e resilienza.
“I viaggi di quest’anno – spiega Emanuela Cananzi, direttrice artistica del festival – rivelano il nostro essere umani, le nostre fragilità, il nostro sguardo sul mondo, le nostre paure ma anche la capacità, spesso inattesa, di superare gli ostacoli della vita. E gli ospiti condivideranno storie capaci di svelare il mondo in una piazza, la bellezza nei luoghi più impensati, la forza al culmine della fragilità, la ricchezza inesplorata dei territori, le radici del passato che aprono al futuro. Tanti i viaggi ispirati dall’attualità, e tanti i luoghi in Italia e nel mondo. La terza edizione del Festival del Viaggiatore è quella più radicata nel territorio e la più aperta all’internazionalità”.
I “nocchieri” saranno giornalisti, scrittori, poeti, registi, cantanti, manager, esponenti della cultura italiana all’estero, fotoreporter e youtuber. Tra loro Nicoletta Mantovani Pavarotti, manager e già moglie del Maestro Luciano Pavarotti, Valentina Karakhanian, intellettuale armena ricercatrice presso l’Archivio Segreto Vaticano, Angela Capponetto, giornalista Rai che da anni documenta gli sbarchi dei migranti a Lampedusa, i Ritals, fenomeno del web con il loro videoracconto dell’essere italiani a Parigi tra stereotipi, confronti, ironia e resistenza. E ancora Gianni Amelio, pluripremiato regista di “Porte aperte”, “Lamerica”, “Così ridevano” e molti altri, Patrizia Valduga, poetessa e traduttrice che testimonierà la parola che si fa carne, Andrea D’Addio, fondatore dell’Italian Film Festival Berlin e direttore di Berlino Cacio&Pepe Magazine, il sito degli italiani a Berlino, con cui ripercorerre in chiave attuale il “Viaggio in Italia” di Johann Wolfgang von Goethe, Alberto Bevilacqua, proprietario della Tessitura Luigi Bevilacqua, la più antica di Venezia, il fotoreporter Aldo Pavan.
Il Festival del Viaggiatore è nato nel 2015 con l’obiettivo di riportare, in chiave attuale, il pittoresco borgo a ricoprire nuovamente il ruolo di cenacolo di intellettuali e artisti che lo ha contraddistinto a partire dal Quattrocento fino agli inizi del Novecento. Asolo è stato nei secoli – ed è ancora oggi – un luogo magico, espressione di un territorio unico ma aperto al mondo, con radici che affondano nella tradizione eppure sempre pronto ad aprirsi alle novità e al futuro. Asolo è inoltre un borgo in cui molti elementi naturali riconducono all’idea del viaggio: dalla flora “contaminata” da semi di piante portati da Freya Stark di ritorno dai suoi viaggi e sparsi nel parco della sua villa (qui spiccano lecci secolari e feijoa), alla fauna, in particolare avicola (il borgo è prediletto dalle rondini, che nidificano sotto ai portici durante l’estate). Al viaggiatore sarà dunque svelata una Asolo inedita, che aprirà luoghi privati e spesso sconosciuti e si ripopolerà di voci, racconti, suggestioni: a quelli degli anni scorsi – Villa Freya, Castello della Regina Cornaro e Teatro Duse, Casa Duse, Hotel Villa Cipriani, Loggia della Ragione e altri ancora – si aggiungeranno la villa seicentesca Galero, il Convento dei Santi Pietro e Paolo, il Teatro dei Rinnovati.