Progetto Dinamobike: non solo bici, ma anche botticelle elettriche per la mobilità sostenibile
Produrre energia, pedalando. Non è una novità, ma funziona, anche come messaggio di sensibilizzazione: metti una dinamo al posto delle ruote ed ecco che avverrà la trasformazione dell’energia cinetica, prodotta dal movimento rotatorio dei pedali, in corrente continua. Per quali usi? Da quelli più semplici e quotidiani – come ricaricare smartphone e tablet - fino a illuminare una lampadina: in dieci minuti di pedalate, si producono 14/16 Watt.
Si chiama Dinamobike ed è il progetto per promuovere la mobilità a zero emissioni voluto dall’associazione dei consumatori Codacons, con la partecipazione di Enel e Nissan, sotto il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e di Roma Capitale.
La presentazione ufficiale si è tenuta venerdì 7 luglio, in occasione del convegno sull’energia pulita organizzato dal Codacons, presso il Circolo di Tennis Paolo Rosi -in zona Auditorium di Roma – dove è stata allestita una piattaforma dotata di speciali cyclette, chiamate appunto “dinamo bikes”. La formula è accattivante: caffè gratis per chi produce energia pedalando. Non solo: questa energia può essere sì “spesa” al DinamoBike Cafè, nel ristorante “Spazio Tiziano” del circolo, ma poi anche convertita in un ben più allettante sconto sull’acquisto di una nuova Nissan Leaf che corrisponde a due anni di ricarica elettrica gratuita dell’auto, per un valore di circa mille euro.
L’iniziativa di Roma segue quella di Parigi, realizzata già lo scorso anno da Nissan per festeggiare i tre miliardi di chilometri percorsi in tutto il mondo con i veicoli elettrici.
L’orizzonte di riferimento è quello di coniugare mobilità sostenibile ed energia pulita. Solo nella Capitale si stima che in un anno le morti causate dall’inquinamento siano circa 1.400: secondo i dati epidemiologici della Regione Lazio contenuti in uno studio di Francesco Forastiere, la situazione ambientale romana è a livelli preoccupanti, con polveri sottili e biossido di azoto che hanno superato la soglia di legge prevista.
Se solo il 20% dei veicoli circolanti a Roma fosse sostituito da biciclette, vi sarebbero 422.298 vetture in meno e circa 280 morti da smog in meno ogni anno.
Questa “rivoluzione” della mobilità sostenibile si appresta a partire dalle strade del centro storico romano, con un altro simbolo della trasformazione: il primo prototipo di botticella elettrica destinato a sostituire le storiche carrozze turistiche trainate da cavalli (con plauso anche degli animalisti). Progettata e realizzata dal Pomos – Polo per la Mobilità Sostenibile dell’Università La Sapienza – la “biocarrozza”, presentata al convegno tra le note dell’orchestra popolare di Ambrogio Sparagna, sposterà nei parchi e nelle zone verdi della Capitale i caratteristici calessi, sottraendo allo smog cittadino sia gli animali che i vetturini.
“Ne realizzeremo 20“, ha anticipato Daniele Diaco, presidente della Commissione Ambiente al Campidoglio. La svolta sarà il nuovo regolamento che verrà presto discusso nelle commissioni Ambiente e Mobilità e poi in Aula. “Quando il regolamento sarà approvato – spiega Diaco – i cavalli scompariranno dalle strade di Roma. I vetturini, che attualmente sono 47, avranno tre possibilità: convertire la licenza in una licenza taxi, continuare a condurre carrozzelle con cavalli (ma solo nelle ville storiche), passare alle botticelle elettriche “.
Ilaria Donatio