Cinemambiente: l’accelerazione della questione ambientale in vent’anni di film
Pubblichiamo l’intervento del direttore di Cinemambiente Gaetano Capizzi che introduce il catalogo dedicato alla 20° edizione del festival torinese, in apertura stasera al Cinema Massimo con il film “The Age of Consequences”.
I compleanni tondi inducono ai bilanci. In questi vent’anni la questione ambientale ha avuto un’accelerazione straordinaria. Certi pericoli, una volta solo paventati, sono purtroppo diventati drammatiche realtà.
Parallelamente sono aumentate le persone attente ai temi della sostenibilità, è cresciuta la produzione artistica green e il filone ambientale nel cinema è diventato sempre più importante. Ai molti film di denuncia se ne sono aggiunti altri che documentano scelte di vita ecosostenibili in una società che si sta muovendo, anche se in modo carsico, verso nuovi modelli. CinemAmbiente nei suoi vent’anni si è trovato coinvolto in questo processo, diventando catalizzatore di una tendenza in cui l’evidenza dei problemi ha sviluppato nell’opinione pubblica, nella cultura e nell’arte, consapevolezza e attenzione verso i temi ambientali.
In una realtà in movimento ci è sembrato naturale affiancare ai film di denuncia anche documenti sulle tante esperienze positive in atto, come le Transition Town, Just Transition, Green Society, Wwoof, vita comunitaria, economia circolare, mobilità sostenibile, housing sociale, agricoltura biologica. Il Festival si articolerà nelle tradizionali sezioni competitive nazionali e internazionali con film in anteprima italiana, nella sezione non competitiva Panorama, in Ecokids che presenta film per bambini e ragazzi, negli Ecotalk, Ecoeventi ed Eventi speciali.
Le proiezioni si apriranno con un film di grande impatto e attualità, The Age of Consequences di Jared P. Scott (USA 2016), che si focalizza sul cambiamento climatico come causa delle grandi emergenze internazionali. In chiusura La Vallée des Loups, il film di Jean-Michel Bertrand (Francia 2016) che Oltralpe sta mietendo ampi successi, ci introdurrà alla vita segreta degli animali più fiabeschi del nostro immaginario tornati a ripopolare i boschi europei. Nei sei giorni di manifestazione saranno proposti più di un centinaio di film, tra cui molti cortometraggi, che spesso offriranno spunto di riflessione per dibattiti a seguire.
Ritornano il Premio letterario “Le Ghiande di CinemAmbiente” e il Premio “Movies Save the Planet”, ad uno scrittore e a un regista che hanno al centro della loro opera i temi dell’ambiente e della natura. Quest’anno saranno assegnati rispettivamente allo scrittore Matteo Righetto e al regista Jean-Michel Bertrand. I film in programma a Torino saranno replicati nei giorni successivi in varie città italiane, trasformando questa edizione in una sorta di “Festival espanso”.
Il Festival è parte del più ampio “Progetto CinemAmbiente” che comprende “CinemAmbiente TV”, la web tv dedicata alle scuole, con centinaia di film ambientali utilizzabili liberamente per uso didattico, “CinemAmbiente Tour” che promuove e distribuisce i film presentati nel corso degli anni al Festival per proiezioni pubbliche a scopo non commerciale, e il Green Film Network, l’associazione che riunisce circa quaranta manifestazioni cinematografiche a tema ambientale in tutto il mondo.
Fondamentali sono, anche per quest’edizione del Festival, le collaborazioni con tante realtà del territorio, quali il Museo Regionale di Scienze Naturali, ITCILO, Università di Torino, Legambiente, Museo A come Ambiente, Xké? Il laboratorio della curiosità, Il Circolo dei lettori, Centro Studi Sereno Regis, InGenio.
Il Festival, evento del Museo Nazionale del Cinema, è stato realizzato con il supporto straordinario di molteplici sponsor e della Città di Torino.
Gaetano Capizzi