GreenTo e UniToGo: sulle rive del Po studenti e docenti remano insieme verso la sostenibilità
Il seme della sostenibilità ambientale ha attecchito tra docenti e studenti dell’Università di Torino, dove germogliano interessanti idee ed attività green a servizio di una migliore qualità della vita dentro e fuori l’Ateneo. Merito dell’iniziativa di Simone Conte e altri due amici che, nella primavera 2016, al Campus Luigi Einaudi hanno dato vita all’associazione GreenTo. I ragazzi mettono in moto la macchina, con l’organizzazione di worskshop, l’avvio di ricerche, studi e consulenza agli studenti su tematiche ambientali, ma anche azioni di critica politica come la pedalata per denunciare l’assenza di una pista ciclabile che colleghi i poli universitari della città. E infine un social network per premiare le azioni sostenibili.
Alla squadra guidata da Simone danno il loro apporto Silvia Cevasco, Dario Cottafava, Chiara Pellegrino, Federico Dattila, Giorgio Ghillardi, Cristian D’Affuso. “Siamo partiti in tre, quando ci siamo accorti che nel Campus Luigi Einaudi mancava il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti! Questa la spinta iniziale, poi via con le iniziative e ora siamo circa una settantina, con all’interno anche docenti e dottorandi”. Un bel gruppo. La prima meta è stata organizzare, grazie ad un progetto finanziato dalla Fondazione CRT – delle giornate dedicate ai temi della sostenibilità nel Campus. “Abbiamo ospitato anche docenti di università estere – spiega Simone – e ci siamo concentrati su 5 temi: energia, rifiuti, cibo, acquisti ecologici e mobilità sostenibile”.
Si pensa, ma soprattutto si pratica la sostenibilità. Coltivata anche dall’Università, che ha aperto un ufficio dedicato alle tematiche green. Parliamo di UniToGo, che mette insieme “professori e professoresse, ricercatori e ricercatrici, personale tecnico e amministrativo, studenti e studentesse – come si legge nel sito internet – con l’obiettivo di studiare e promuovere politiche sostenibili per Università“. Si vuole realizzare, in sostanza, un “Piano di Azione per la Sostenibilità Ambientale (ESAP – Environmental Sustainability Action Plan)” , utile per indirizzare le scelte ambientali in Ateneo. Il network, in questo caso, è guidato dal professor Egidio Dansero, delegato dal Rettore alla Sostenibilità Ambientale.
Una struttura con cui Simone e compagni collaborano attivamente: “Anche loro sono divisi in 5 gruppi tematici. All’interno di ognuno è presente un docente, un dottorando e un referente degli studenti. Tra le iniziative in corso il tavolo sulla mobilità sostenibile dove si è elaborato un questionario, poi diffuso tra gli studenti, i professori e la componente amministrativa dell’Università. Poi il tavolo sui rifiuti che ha conseguito risultati importanti: finalmente la differenziata nel Campus con le isole ecologiche che saranno attive da maggio”. Non mancano iniziative più ludiche, ma sempre con un obiettivo educativo come la cena verde: “dove ognuno porta qualcosa”: prodotti biologici, a km zero, stagionali, naturalmente.
Quando si parla di sostenibilità ambientale spesso si dimentica però la dimensione sociale e della partecipazione attiva dei cittadini. A GreenTo hanno pensato, oltre a riunioni, incontri ed eventi, ad un social network tagliato su misura sul tema della sostenibilità. “Si chiama GreenApesTorino. Un’applicazione che abbiamo lanciato grazie a due soci che avevano un contatto con un’associazione di Firenze che l’ha sviluppata“. “Funziona come Facebook o Instagram – spiega Simone – con la condivisione di immagini dedicate ad azioni sostenibili. In base ai Like ricevuti si ottengono banconote virtuali che si possono spendere per l’acquisto di prodotti scontati nei negozi che hanno aderito all’iniziativa. Alcuni offrono anche omaggi. Siamo partiti dall’Università, ma il nostro obiettivo è estendere il sistema a tutta la città. Vogliamo chiedere al Comune l’adesione”.
Sul tema mobilità – tema caldo per Torino – gli studenti hanno iniziato, ad esempio, a documentare i propri spostamenti in bici o con i mezzi pubblici. Della serie: green is cool! ”Vogliamo diventare un raccoglitore di idee - conclude Simone – sul nostro sito si trovano tutte le tesi dedicate a tematiche ambientali, mettiamo a disposizione tutti i dati sui consumi energetici, vogliamo migliorare la sostenibilità dell’Università”. Un’utopia concreta, che già si sta realizzando.
Gian Basilio Nieddu