Informazioni “non finanziarie”: adempimento burocratico o nuova opportunità per le grandi imprese?
L’entrata in vigore, a partire dall’esercizio 2017, del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, riguardante la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario è stata il tema del convegno organizzato a Milano, venerdì 10 marzo (primo incontro pubblico dopo la pubblicazione del Decreto) da ASSOSEF – Associazione Europea Sostenibilità e Servizi Finanziari.
La legge, originata dal recepimento della Direttiva Europea 2014/95/UE, fin dalla sua promulgazione ha diviso tra coloro che la considerano un ulteriore aggravamento degli adempimenti burocratici in capo alle imprese e chi invece ritiene che sia un passaggio obbligato verso una nuova fase di creazione di valore condiviso. Molti degli argomenti discussi fanno propendere per un quadro di nuove opportunità che le imprese più attente si accingono a sfruttare per l’acquisizione di nuovi vantaggi reputazionali e di relazione con gli stakeholder. Ma sono emersi anche vari aspetti di criticità, come per esempio la necessità di una convergenza degli standard di rendicontazione e la definizione più precisa di indicatori e metriche, elementi che influiscono sulla comparabilità dei dati necessari per valutare la performance non finanziaria aziendale. Allo stesso modo sembra critico il percorso di strutturazione dell’assetto delle imprese nei tempi rapidi previsti dalla legge.
Il Decreto ha come soggetto le imprese di maggior ruolo e dimensione nella mappa economica italiana. Ma si intravedono molti elementi che potrebbero favorire l’estensione della legge verso le PMI, di fatto incoraggiate a descrivere e a rendicontare le proprie performance in modo volontario.
I relatori hanno sottolineato il ruolo della comunicazione sia verso l’interno che verso l’esterno dell’impresa. Si tratta di processi che devono coinvolgere il Top Management, dato il rilievo della Dichiarazione di carattere non finanziario come elemento decisivo per rafforzare il dialogo trasparente nei confronti di tutti i portatori di interesse, interni ed esterni.
L’incontro di Milano è stato introdotto da Vittorio Biondi, Direttore Competitività territoriale, Ambiente ed Energia di Assolombarda, e da Marco Fedeli, Presidente Assosef e ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Gian Paolo Ruggiero, del Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze (il Dirigente che ha seguito tutto il processo di consultazione e la stesura del testo del Decreto), e di Silvana Anchino, Responsabile dell’Ufficio Vigilanza Informazione Emittenti della Consob (ente a cui il legislatore ha affidato un importante ruolo di vigilanza, con rilevanti poteri sanzionatori).
Secondo Fedeli di Assosef “Con questa legge il 2017 è un anno di svolta, grazie al passaggio da una rendicontazione di sostenibilità volontaristica all’assetto regolamentato per legge del Non Financial Reporting. A mio avviso è un notevole passo avanti verso l’adozione di modelli e sistemi sostenibili. Un’opportunità concreta per quelle imprese, sia di grandi dimensioni che PMI, più immerse nella realtà contemporanea, portate all’innovazione e capaci di anticipare il futuro“.
Le conclusioni sono state affidate a Stefano Zambon, Segretario Generale di NIBR - Network Italiano Business Reporting.
Gli atti del Convegno nei prossimi giorni saranno integralmente riportati sul sito www.assosef.org/convegno-nfi2017.