Tra fontane, cisterne e acquedotti: trekking alla scoperta della rete idrica di Bergamo
«Le malvagità degli uomini vivono nel bronzo, le loro virtù le scriviamo sulle acque», diceva William Shakespeare. Ed è sulle orme delle virtù che si snoda «Le Vie dell’Acqua», il progetto patrocinato dal Comune di Bergamo e sostenuto e finanziato da UniAcque che celebra così i suoi primi 10 anni di attività, per far riscoprire Bergamo attraverso le sue reti idriche.
Tre chilometri, da piazza Mascheroni alla fontana del Contarini in piazza Vecchia, per tuffarsi in una città il cui sviluppo è stato fortemente segnato dalla presenza delle risorse idriche, dalla loro ottimizzazione e distribuzione, condizione che oggi è rinnovata con tecnologie ingegneristiche avanzate, così come accade nelle città più fiorenti e importanti al mondo. E «Le vie d’acqua» mette in risalto proprio alcune delle perle nascoste di questo sistema: fontane, acquedotti e cisterne, patrimonio storico e culturale d’importanza strategica, da ammirare attraversando epoche storiche diverse con un percorso circolare in cui si mostra tutta la complessa evoluzione del sistema idrico cittadino.
«Le 12 stazioni visitate e inserite nel percorso sono il risultato di un equilibrato insieme di conosciute e famose cisterne e fontane, unite a strutture meno note ma di grande valenza storica e funzionale. Un progetto, quello de Le Vie dell’Acqua, che renderà visibile e conoscibile non solo agli addetti ai lavori, l’importanza di questo patrimonio straordinario. Un bene comune, arrivato fino a noi da epoche antiche e da noi oggi potenziato e ulteriormente migliorato, lasciando un segno tangibile anche di questa nostra era» – ha spiegato Paolo Franco, presidente di UniAcque, in occasione del press tour tenutosi giovedì 22 settembre alla presenza della stampa, di una classe di IV elementare dell’Istituto Ghisleni, con la partecipazione di Loredana Poli, assessore all’Istruzione del Comune di Bergamo e la guida di Gianluca Licata, membro dello staff di Pernice Comunicazione che ha ideato e curato il progetto.
Le Vie dell’Acqua diventa dunque un trekking urbano alla scoperta della storia della zona fortificata della città di Bergamo, con utili link multimediali posti in prossimità di ogni infrastruttura presente lungo il percorso. Presentazione accompagnata anche da una cartina interattiva che scorterà il visitatore in questo nuovo e inedito cammino. La cartina, infatti, rende usufruibile in autonomia il percorso, riportando indicazioni e approfondimenti sul tracciato e sui punti da visitare. Il tutto, con la possibilità di utilizzarla in maniera interattiva, accedendo alle informazioni tramite il QRcode da usare sul proprio smartphone.
L’itinerario Le vie dell’acqua, inoltre, sarà presentato anche nelle scuole primarie di Bergamo con la possibilità, per le classi che ne faranno richiesta di realizzare percorsi didattici globali incentrati sull’utilizzo consapevole dell’acqua, per approfondire l’importanza alimentare, ambientale, storica e culturale e di questo elemento. L’intervento sarà ideato e realizzato da esperti di pedagogia, scienza e storia, così da trovare la miglior via per stimolare nelle nuove generazioni la consapevolezza e la responsabilità verso la risorsa idrica.
«Siamo certi che il poter presentare e far conoscere a tutti l’importanza legata alla distribuzione idrica, aiuterà a sensibilizzare la popolazione, in ogni grado di età e cultura, all’utilizzo intelligente e rispettoso di un bene così prezioso qual è l’acqua. Uno degli elementi vitali per il singolo e per l’intera comunità, che come tale deve essere preservato e valorizzato, con opere strategiche, ma anche singoli gesti quotidiani che, se appresi fin da piccoli, saranno ancora più importanti ed efficaci» – ha dichiarato Loredana Poli, assessore all’Istruzione del Comune di Bergamo.
Sabato 24 settembre, con partenza da Piazza Mascheroni ore 20.30, sarà possibile vivere la prima esperienza di passeggiata in notturna aperta al pubblico lungo il percorso a cui è possibile iscriversi attraverso la pagina Facebook di Pernice Comunicazione.