I Geoparchi UNESCO d’Italia si ritrovano in Calabria per fare rete
“Oggi nel mondo abbiamo 120 Geoparchi in 33 Paesi . Il Geoparco lavora non solo per la tutela geologica del territorio ma di tutti quei siti culturali che ne fanno parte al fine di sviluppare il territorio stesso anche nell’ambito dell’economia del turismo . Ad esempio in Cina ci sono circa 10 milioni di visitatori l’anno per ogni Geoparco ”. Lo ha dichiarato Nikolas Zouros, Presidente della Rete Mondiale dei Geoparchi intervenuto ieri alla Prima Conferenza dei Geoparchi Italiani UNESCO apertasi a Mormanno in Calabria e che proseguirà oggi in Basilicata, a Senise.
“Il turismo italiano cresce del 3,2 per cento, il 60 per cento di coloro i quali lavorano in tale settore non supera i 40 anni di età. Dunque l’industria turistica italiana è in crescita ed è giovane. L’Italia oggi è la quinta meta al mondo per i turisti - ha commentato Dorina Bianchi, Sottosegretario ai Beni Culturali, che ha anche ricordato come l’Italia si piazzi al primo posto, nel mondo, per numero di siti UNESCO: ben 51, davanti alla Cina con 47. “Purtroppo – ha aggiunto il Sottosegretario – solo il 13 per cento dei turisti stranieri sceglie il Sud, mentre l’87 per cento preferisce il Centro Nord. La sfida dunque è proprio sul Sud, dove dobbiamo operare un ulteriore salto di qualità nei servizi . Dobbiamo puntare ulteriormente sui Geoparchi sulla valorizzazione della ricchezza geologica del nostro territorio. Spesso anche i Beni Culturali sono minacciati dai rischi geologici. I geologi devono essere i protagonisti del rilancio del Paese e per il ripristino del territorio” .
Al summit calabrese anche Federparchi ha portato sul tavolo alcuni dati significativi. “Registriamo la presenza di ben 40 milioni di turisti l’anno nei nostri parchi – ha reso noto il Presidente Nazionale Giampiero Sammuri - Negli anni bui per l’industria turistica italiana, quali sono stati gli ultimi 3/4, sono cresciuti il turismo d’arte e quello naturalistico” .
Per questo si attivano iniziative come quella del Parco del Pollino.“A breve presenteremo il Marchio di Qualità del Geoparco Unesco del Pollino”, ha annunciato Domenico Pappaterra, Presidente dell’Ente Parco. “Significa che tutte le attività ricadenti nel territorio del Parco, dall’alimentare alle strutture ricettive, dovranno corrispondere ad un determinato standard qualitativo rispondente al Marchio. Ovviamente, in questi mesi il Parco lavorerà affinché le varie strutture possano adeguarsi e raggiungere tale risultato. Anche i servizi saranno soggetti al Marchio di Qualità. A settembre saremo a Terra Madre, il Salone del Gusto , con tutte le imprese ed a ottobre ospiteremo nel Pollino il Direttivo Nazionale di Slow Food”.
Secondo il Consiglio Nazionale dei Geologi, però, è innanzitutto urgente modificare la legge regionale per la Tutela e la Valorizzazione del Patrimonio Geologico e Speleologico. “La Calabria si è dotata di una legge che si riferisce, nei suoi contenuti, al solo patrimonio speleologico e non può quindi essere considerata una legge di tutela del patrimonio geologico nel senso corretto e più ampio del termine. Dunque necessita una modifica inserendo il patrimonio geologico anche nei contenuti. La figura professionale del geologo risulta fondamentale, non solo per il naturale ruolo tecnico–scientifico, ma anche nei progetti scientifico–amministrativi che interessano la gestione dei geoparchi e del geoturismo”, ha precisato Francesco Violo , Segretario del CNG e già Presidente dell’Ordine dei Geologi della Calabria, in presenza di Antonella Rizzo , Assessore all’Ambiente della Regione Calabria, che ha assunto pubblicamente l’impegno a modificare la normativa secondo le indicazioni dei geologi.
Il convegno nazionale terminerà il 6 luglio nella Grotta del Romito, con la presentazione alla stampa di alcuni importanti reperti risalenti al Paleolitico Superiore.