Lasciatela cantare: LIPU lancia una petizione per salvare l’allodola
Quasi due milioni di esemplari abbattuti ogni anno in Italia durante la stagione venatoria. E’ il motivo per il quale la LIPU-BirdLife Italia ha lanciato ieri sul sito www.lipu.it la petizione “Lasciatemi cantare” per chiedere al Presidente del Consiglio dei Ministri l’esclusione dell’allodola dalla lista delle specie cacciabili elencate nell’articolo 18 della legge 157/92.
In soli 15 anni, dal 2000 al 2014, la popolazione di allodola si è ridotta del 45%(dati Mito 2000), con un forte calo soprattutto in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, regioni che ospitavano le popolazioni più importanti a livello nazionale.
L’Italia ha una grande responsabilità sul destino di questo piccolo uccello, dal peso di soli 40 grammi: dei 2,5 milioni di esemplari uccisi dai cacciatori in Europa, ben 1,8 trovano la morte all’interno dei nostri confini nazionali, pari al 73% del totale. Una situazione resa ancor più grave dalla diffusa pratica, furbesca e illecita, di non segnare sui tesserini gli esemplari abbattuti. L’allodola, inoltre, può essere facilmente confusa con altre specie non cacciabili, come pispola, calandra, calandrella, cappellaccia e tottavilla, con conseguenti problemi di abbattimento di queste specie.
Oltre che dalle forti pressioni venatorie, l’allodola è minacciata anche dall’agricoltura intensiva. “Nidificando a terra, viene travolta dalle veloci sfalciatrici che entrano in azione proprio quando le uova o i piccoli sono nel nido – spiega Marco Gustin, Responsabile Specie e ricerca LIPU-BirdLife Italia – Inoltre l’utilizzo di diserbanti impoverisce di erba spontanea i campi di stoppie e i prati da sfalcio che l’allodola frequenta, in cerca di cibo durante l’autunno e l’inverno”.
La campagna della LIPU per salvare l’allodola, presentata in occasione della 51esima Assemblea nazionale che si è svolta a Comacchio, chiede dunque un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm) che vieti la caccia all’allodola, nonché alle Regioni l’immediata esclusione della specie dai calendari venatorie e all’ISPRA il parere negativo sulla cacciabilità dell’allodola e la previsione di un adeguato piano di gestione della specie.
“Mobiliteremo i cittadini come già avvenuto per l’abolizione delle catture dei ‘richiami vivi’ – dichiara Fulvio Mamone Capria, presidente LIPU-BirdLife Italia– Sono troppe le allodole uccise ogni anno e tantissimi i reati che vengono contestati per l’eccessivo abbattimento di questa specie. Con le decine di migliaia di firme che raccoglieremo – conclude il presidente LIPU – chiederemo al premier Renzi di proteggere efficacemente questa preziosa e delicatissima specie dei nostri cieli”.