Arte e biodiversità al Parco di Catanzaro
Nell’Anno Internazionale della Biodiversità, ci pare importante ricordare l’esistenza di quei luoghi, spesso poco conosciuti, dove natura e cultura si fondono per dare vita a piccole oasi all’interno della struttura urbana. Non sempre così piccole: oltre 100.000 metri quadri di prati, giardini, laghi e un vero e proprio museo di arte contemporanea a cielo aperto compongono infatti il Parco della Biodiversità Mediterranea di Catanzaro.
Inaugurato a marzo 2004, il Parco ha consentito di trasformare un ampio terreno, che per molti anni non era stato che un’appendice dimenticata dell‘Istituto Tecnico di Agraria, in un’area verde ai margini del centro cittadino, diventando inoltre un caso esemplare di recupero di spazi abbandonati e degradati.
L’istituto tecnico agrario Vittorio Emanuele II, infatti, le cui origini risalgono addirittura all’inizio del 1800, aveva annessa un’azienda agraria che a partire dagli anni ’60 era stata oggetto di espoliazioni di vario genere, fino a diventare una vera e propria discarica abusiva. L’Istituto, pertanto, interpretando quelli che sentiva essere i bisogni e i desideri della cittadinanza, decise di presentare un progetto di recupero alle Amministrazioni comunale e provinciale, grazie alle quali è nato il Parco della Biodiversità Mediterranea.
A una straordinaria varietà di piante e fiori e alle strutture dedicate all’intrattenimento e alla cura della fauna selvatica (C.R.A.S.) si è aggiunto nel tempo un percorso di arte contemporanea en plein air: il Parco Internazionale della Scultura. Qui sono collocate le opere di alcuni tra i più importanti protagonisti dell’arte plastica internazionale: Stephan Balkenhol, Tony Cragg, Wim Delvoye, Jan Fabre (autore della poetica scultura L’uomo che misura le nuvole), Antony Gormley, Dennis Oppenheim, Marc Quinn e Mimmo Paladino. Un nucleo di 19 opere realizzato in soli 5 anni che va a comporre un museo all’aperto tra i più significativi in ambito nazionale e in continua evoluzione.
L’idea del Parco della Scultura nasce dal progetto Intersezioni, la rassegna di scultura curata dal critico d’arte Alberto Fiz, che dal 2005 si svolge durante il periodo estivo all’interno dell’area archeologica di Scolacium, a soli due chilometri da Catanzaro, dove la scultura contemporanea entra in relazione con la storia millenaria della nostra Penisola. Gli artisti che partecipano a Intersezioni fanno poi ogni anno il loro ingresso nel Parco Internazionale della Scultura, con una serie di opere che diventano stanziali.
Il Parco della Biodiversità Mediterranea, nel suo complesso, ha una dimensione totale di circa 130.000 mq: possiede 3 aree giochi per bambini e un’area dedicata allo sport, comprensiva di un percorso ciclabile e podistico, uno spazio per il pattinaggio a rotelle, un campo da pallavolo, due campi di bocce e uno spazio fitness per esercizi a corpo libero. La cura dell’arredo e il rispetto per l’ambiente sono fondamentali: vengono utilizzati veicoli elettrici a emissioni zero e gli scarti della potatura e della pulizia vengono adoperati per la creazione di compost verde per la concimazione delle piante. Il tutto dunque all’insegna del rispetto della natura – dall’arte allo sport allo svago.
Eva Filoramo