Valentino Fresia: attenzione, lo “smog” non è solo fuori dalla finestra!
L’aria che respiriamo per strada è pericolosa, come ci confermano ancora una volta le cronache di questi giorni, ma purtroppo non basta chiudere la finestra, perché quella che circola dentro casa o negli ambienti di lavoro non è meno velenosa. Lo sanno bene nonne e mamme, che le finestre, al contrario, le hanno sempre spalancate per “cambiare l’aria” e far uscire quella “viziata”. Saggezza popolare, tramandata di generazione in generazione, che oggi, in un ambiente indoor sempre più appestato da emissioni nocive aiuta, ma non basta certo, a risolvere il problema dell’inquinamento tra le mura domestiche.
Ne abbiamo parlato con Valentino Fresia, un imprenditore la cui vita, privata e professionale, si è intrecciata – anche drammaticamente – con la qualità dell’aria e che, per questo, si batte da tempo per una maggiore attenzione verso l’”atmosfera casalinga”. Gli danno ragione, del resto, anche i numeri, visto che la cattiva aria che respiriamo negli spazi chiusi, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, provoca addirittura più decessi di quella esterna: circa 4,3 milioni contro i 3,7 milioni negli spazi aperti.
Fresia non è solo un imprenditore della green economy – da oltre dieci anni produce e vende prodotti per l’edilizia nati dal recupero e dalla rigenerazione dell’alluminio - ma anche un uomo che lotta per nuovi stili di vita orientati alla salute e ad una migliore qualità ambientale.“Sono un ex malato di tumore al sangue, Linfoma non Hodgkin, mi sono sottoposto a pesanti cicli di chemioterapia, ho fatto l’autotrapianto, poi ho combattuto con la setticemia e la guarigione“, ci confessa. La sua storia, per certi versi simile a tante altre testimonianze sul cancro, ha una particolarità: per battere la malattia e soprattutto per prevenire altri problemi di salute si è immerso nello studio della “medicina naturale”.
Una svolta umana profonda nel 2013 – cinquant’anni appena festeggiati, sposato e con due figli – anno in cui si è ammalato, che lo ha portato a prendere decisioni importanti: “Sono diventato vegetariano, mi sono curato con le medicine naturali, ho studiato le componenti psicologiche della malattia, ho sperimentato l’autoipnosi, sono diventato molto sensibile ai temi psicologici e ai conflitti interiori. La malattia mi ha portato ad una maggiore sensibilità ai temi della salute. Prima ero attento, ma in modo superficiale…“.
La crisi provocata dal tumore Valentino l’ha affrontata con “energia, determinazione e competenze acquisite”, quelle della “scienza ecologica” che oggi lo portano, più di prima, ad impegnarsi nella green economy – sia attraverso la sua azienda che con una comunicazione continua sui rischi ambientali. “Penso ad una società dove i genitori insegnino ai propri figli non solo l’importanza di lavarsi i denti e le mani ma anche di stare attenti all’aria della propria stanza!“. Educazione e informazione. Nel sito internet della sua azienda (a cui Greenews.info già nel 2013 dedicò una puntata di Campioni d’Italia) la comunicazione commerciale non esaurisce i contenuti, ma si dedicano uno spazio e un’attenzione non comuni a notizie scientifiche e ambientali: dalla conferenza sul clima di Parigi al collegato ambientale del governo, dallo scandalo Volkswagen alle Smart City.
“Sono particolarmente legato ai temi della salute, alla prevenzione. L’esperienza del tumore è stata una esperienza forte, ma positiva. Il tumore si può e si deve prevenire. Grazie, per esempio, alla corretta alimentazione. Purtroppo poca attenzione, invece, viene data dai mass media alla qualità dell’aria interna. Il 27 Ottobre l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS ) ha dichiarato che la carne rossa ha conseguenze sui tumori, ma i media non hanno dato lo stesso risalto ai milioni di morti provocati dall’inquinamento dell’aria interna“. Per Valentino c’è ancora molto da lottare per una corretta ventilazione. Problema sottovalutato, ma come certificano anche gli organismi internazionali, tutto da risolvere. Gli uffici pubblici sono sottoposti di frequente a controlli per verificare la qualità dell’aria, negli ospedali l’aria è filtrata, ma c’è da investire anche sulla buona aria quotidiana di casa. “La tecnologia del filtraggio dell’aria oggi è alla portata di tutti. Il nostro obiettivo è proporre il lavaggio dell’aria negli alloggi dove viviamo e trascorriamo il 90% del nostro tempo. Esistono delle soluzioni in commercio, disponibili, a costo negativo (recuperabile cioè con gli incentivi, NdR) che filtrano l’inquinamento dell’aria interna e esterna“.
L’assunto fondamentale è che ridurre l’inquinamento permette il risparmio energetico e quindi minori costi economici.“Io propongo un innovativo sistema di Ventilazione Meccanica Controllata, dotato di filtri molto efficienti, che assicura il corretto ricambio dell’aria perché immette aria nuova e filtrata e permette l’espulsione per sovrapressione di quella inquinata. Un dispositivo, posizionato tra il traverso superiore del telaio finestra e il muro, preleva l’aria dall’esterno, la filtra e la immette nell’ambiente tramite il ventilatore“. Un sistema “leggero”, facile da applicare, con cui Fresia intende portare avanti una battaglia che non è solo commerciale, ma anche culturale.
Gian Basilio Nieddu