Accordo tra AIGAE e Guide Alpine: verso una professione comune
Il presidente del Collegio Nazionale Guide Alpine Italiane (CONAGAI) Cesare Cesa Bianchi, e il presidente dell’Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche (AIGAE) Stefano Spinetti hanno firmato una lettera di intenti che dà il via a un tavolo di lavori congiunto per far convergere le due professioni all’interno di una cornice comune e tracciare così il futuro dell’accompagnamento escursionistico. Si tratta di un primo passo importante verso la chiarificazione del quadro generale delle professioni che operano in ambito escursionistico, in particolare in montagna, ai fini della sicurezza e della garanzia della qualità del servizio offerto agli utenti finali.
L’esigenza nasce dal conflitto tra le leggi che disciplinano il settore: da un lato la legge nazionale, la n.6 del 2 gennaio 1989, che disciplina la professione di Guida Alpina e degli Accompagnatori di Media Montagna (che appartengono al Collegio delle Guide Alpine) e definisce i requisiti necessari per accedere alla professione, riservando alle Guide Alpine le attività dell’insegnamento e dell’accompagnamento. Dall’altro la legge n.4 del 2013 che disciplina l’organizzazione delle libere professioni non organizzate in ordini o collegi e alcune Leggi Regionali che erano intervenute a disciplinare la materia, alle quali fa appunto riferimento l’Aigae. Per cercare di dare una svolta a questa situazione, le parti hanno deciso di confrontarsi e far fronte comune al fine di risolvere i possibili conflitti e trovare punti di contatto.
Grazie al recente accordo, Conagai e Aigae si impegneranno a lavorare insieme affinché Guide Alpine, Accompagnatori di Media Montagna e Guide Ambientali Escursionistiche possano divenire realtà professionali individuate e disciplinate da una norma di legge adatta ai mutamenti di mercato che sono nel frattempo avvenuti. Nei prossimi mesi le due associazioni lavoreranno dunque congiuntamente per cercare di individuare modalità e presupposti per una convergenza tra i due bacini professionali, con l’impegno reciproco a non intraprendere iniziative di carattere legale l’una nei confronti dell’altra nonché nei confronti dei singoli associati e, al contrario, a condividere iniziative di carattere legislativo.
“Il Collegio Nazionale delle Guide Alpine Italiane ha fortemente voluto questo tavolo di lavoro – ha dichiarato Cesare Cesa Bianchi, presidente Conagai – allo scopo di chiarire e delineare il quadro generale delle professioni che operano in montagna. E questo non secondo una logica di rivendicazione di diritti lobbistici, ma al contrario per aprirci alle altre realtà professionali esistenti, ai fini della sicurezza e della garanzia della formazione di chi opera in montagna e a beneficio degli utenti finali, di chiunque si rivolga a un professionista nell’ambito dell’accompagnamento escursionistico”.
“Siamo estremamente contenti di aver aperto un tavolo di lavoro comune con le Guide Alpine Italiane – ha aggiunto Stefano Spinetti, presidente nazionale dell’Aigae – Questo significa che i tempi sono maturi perché le due più grandi organizzazioni che riuniscono i professionisti dell’accompagnamento outdoor si mettano insieme per riordinare la professione, garantendo un servizio di qualità e di sicurezza ai clienti e stabilendo le basi per una revisione legislativa al passo dei tempi e delle esigenze di mercato”.