E’di COOP il tetto fotovoltaico più grande d’Italia
In attesa che i Magazzini Generali di Padova si aggiudichino il primato mondiale, oggi il più grande impianto fotovoltaico d’Italia installato su un tetto è quello del nuovo centro logistico “non food” di Coop Italia, costruito a Prato, in Toscana, nella zona industriale Macrolotto n. 2. Un impianto, grande come ben cinque campi da calcio.
Il nuovo centro logistico è stato inaugurato a novembre 2009, ma con il mese di gennaio è stato completato il trasferimento di tutte le attrezzature necessarie al suo pieno utilizzo. Dal mese di febbraio, dunque, il magazzino funziona a pieno regime, movimentando 670 milioni di euro di merci al mese (circa 730 mila metri cubi), destinate a rifornire i reparti non food di oltre 1400 punti vendita Coop in varie parti d’Italia.
Si tratta di un investimento ingente: il solo impianto fotovoltaico è costato 13,5 milioni di euro, mentre costruire il magazzino, nel suo complesso, circa 100 milioni di euro. L’impianto si compone di ben 15.650 moduli fotovoltaici ad alto rendimento forniti da Mitsubishi Electric e scelti per le elevate prestazioni fornite e l’ottimo rapporto qualità-prezzo.
L’installazione rappresenta un traguardo nell’era del fotovoltaico: una superficie di 21.000 mq interamente ricoperti di pannelli fotovoltaici di ultima generazione, per un magazzino tutto “verde”, progettato e costruito interamente secondo criteri di sostenibilità ed ecoprogettazione. Oltre all’utilizzo della tecnologia fotovoltaica, infatti, il magazzino contiene anche caldaie a condensazione, riscaldamenti a pavimento ( i cosiddetti impianti a pannelli radianti ), nonché dispositivi di illuminazione a risparmio energetico che utilizzano lampade fluorescenti ed alimentatori elettronici di classe “A” ( elevato rendimento e risparmio energetico).
L’ impianto fotovoltaico, progettato da INRES, il consorzio di progettazione di Coop Italia, da solo è in grado di evitare l’immissione in atmosfera di 1. 860.000 kg di anidride carbonica all’anno, equivalente a quella assorbita da 2650 alberi nel loro intero ciclo di vita, nonché di produrre 3.200.000 KW di energia elettrica all’anno, pari al consumo medio di energia elettrica di circa 1185 famiglie italiane. L’impianto fotovoltaico garantirà l’approvvigionamento di energia elettrica di tutto il centro logistico ma sarà anche in grado di cedere alla rete di distribuzione nazionale una produzione eccedente stimata in 500.000 Kw.
Ad integrazione dell’impianto situato sul tetto del centro logistico, inoltre, è stato installato, nell’area adibita a parcheggio all’ingresso del centro, un impianto composto da 5 inseguitori solari, ciascuno a sua volta composto da 60 moduli fotovoltaici Mitsubishi ad inseguimento solare che, come grandi e tecnologici girasoli, si muovono orientandosi alla ricerca dei raggi del sole per captarne il più possibile e produrre un maggiore quantitativo di energia.
L’intero edificio, che occupa un’area di circa 100.000 metri quadri ed è composto da un magazzino di 50.000 metri quadri, una palazzina per uffici di circa 7.700 metri quadri, nonché piazzali di manovra ed aree di parcheggio per altri 35mila metri quadri circa, è stato progettato da Tecnopolis con soluzioni, tra loro integrate, volte alla riduzione dei consumi energetici e dell’impatto ambientale.
Il nuovo polo logistico è un ulteriore esempio dell’impegno di Coop Italia nei confronti dell’ambiente, che data a tempi non sospetti. Il criterio della progettazione sostenibile è stato il riferimento per tutti gli ultimi insediamenti. Come sostiene Aldo Sodi, presidente Coop-Ancc (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori), “la sensibilizzazione avviata da Coop sui temi dell’ambiente procede a tutto campo. Tuttora abbiamo in corso due importanti campagne sul risparmio energetico – “Risparmia le energie”, che coinvolge 2500 famiglie in tutta Italia e “Coop For Kyoto”, che interessa 151 stabilimenti produttivi fornitori di prodotto a marchio - mentre continua il lavoro di Inres (il consorzio di progettazione di Coop Italia) per ideare e costruire edifici secondo criteri di efficienza e di rigore ambientale. Prima si valutano i consumi di energia, acqua, la produzione dei rifiuti, le emissioni rumorose, il traffico indotto; poi si scelgono tecnologie e sistemi di gestione in grado di ridurre emissioni e consumi per arrivare all’obiettivo di un punto vendita a “impatto zero”.
“Il magazzino di Prato” continua Sodi, “rientra, a pieno titolo, negli ottimi risultati già raggiunti, come nel caso di Rimini, dove nel 2005 è nato il primo Ipercoop in Italia che ha azzerato le emissioni di CO2 da riscaldamento e condizionamento. O come Ascoli Piceno, dove si trova l’unico ipermercato della grande distribuzione che ha ottenuto la registrazione di eccellenza ambientale Emas, oppure ancora Sesto Fiorentino (Fi), dove si trova il primo centro commerciale in Italia che ha ottenuto la certificazione di sostenibilità secondo il protocollo Itaca-Sustainable Building”.
Andrea Marchetti