Il Gran Sasso si candida a diventare Patrimonio naturale UNESCO
ll Gran Sasso d’Italia, l’antico Mons Fiscellus, è la montagna più elevata dell’intera catena dell’Appennino e ora si candida a diventare Patrimonio Naturale dell’Umanità dell’Unesco. Candidatura per la quale parte una vera e propria chiamata a raccolta e mobilitazione di abruzzesi, italiani e italiani residenti all’estero.
”Le prime positive reazioni che provengono da più parti a sostegno della candidatura, testimoniano che in questa fase della nostra storia, di particolare difficoltà economica e sociale, prevale un convinto desiderio da parte della gente, di stare assieme e aggregarsi attorno a un progetto nobile e condivisibile e in grado di provocare un risultato virtuoso per tutti”, dichiara Walter Mazzitti, già presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e coordinatore dell’associazione ”Amici del Gran Sasso d’Italia”.
A supporto della candidatura (che sta ricevendo sostegno anche dalle comunità di italiani residenti all’estero, Canada, America Latina, Usa e Australia e Paesi europei) un Comitato Scientifico elaborerà il documento per la definizione di principi e obiettivi compatibili con i criteri della Convenzione Unesco.
Sul Gran Sasso si concentrano numerosi primati tra cui la più elevata biodiversità vegetale in ambito europeo e mediterraneo; Campo Imperatore, il più esteso e spettacolare altopiano appenninico; il ghiacciaio del Calderone, posto alla latitudine più bassa d’Europa. In questa parte dell’Appennino sono sopravissuti i boschi più antichi d’Italia e animali simbolo come il camoscio d’Abruzzo, il lupo appenninico, l’aquila reale e il cervo. La radicata tradizione agricola ha favorito la formazione e la conservazione di paesaggi agrari di periodo preromano, come nel caso dei campi aperti che conciliavano agricoltura e pastorizia. Senza contare la storia della transumanza, antichissimo fenomeno di migrazione stagionale di uomini e bestiame, che ha assunto dimensioni e estensioni forse uniche nella storia dell’umanità. Lungo le antiche vie della transumanza si trovano abbazie, chiese medievali e rinascimentali, borghi, castelli, torri, aree archeologiche: un patrimonio storico-artistico unico e inimitabile.
Un terzo del territorio dell’Abruzzo, che abbraccia i due versanti del massiccio, è stato riconosciuto area di protezione ambientale, attraverso la istituzione di tre parchi nazionali: il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, il Parco Nazionale della Maiella, il Parco Nazionale dell’Abruzzo, Lazio e Molise e il Parco Regionale del Velino-Sirente.