Sam4cp: salvaguardare il suolo libero per un “risparmio collettivo”
Una pianificazione del territorio attenta alla salvaguardia del suolo libero porta molti benefici alla comunità: in termini di tutela e sostenibilità ambientale ma anche economici. Insomma rappresenta un “risparmio complessivo”, che può essere calcolato in tutte le sue componenti. E’ questo l’obiettivo del progetto “Modelli di gestione del suolo per il bene pubblico” (Soil administration model 4 comunity profit) presentato alla Commissione Europea nell’ambito del programma Life+ dalla Provincia di Torino in qualità di capofila e dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra); dal Dipartimento interateneo di scienze progetto e politiche del territorio del Politecnico di Torino e dall’Istituto nazionale di economia agraria (Inea).
Sam4cp è stato uno dei 47 progetti italiani che hanno ottenuto il finanziamento del programma Life+ con un budget totale di 1.425.350 euro, di cui 700.474 di contributo UE e il resto di cofinanziamento da parte dei partner. Il progetto è stato presentato venerdì 24 ottobre presso la sede della Provincia di Torino, in un incontro a cui hanno preso parte il vicepresidente della Provincia Alberto Avetta, l’assessore all’ambiente Roberto Ronco, il direttore del dipartimento DIST del Politecnico di Torino Patrizia Lombardi. Gli interventi tecnici sono stati a cura del responsabile di progetto Simonetta Alberico, del direttore aree tecniche della Provincia di Torino Paolo Foietta, di Michele Munafò dell’Ispra, di Filiberto Altobelli dell’Inea, di Carlo Alberto Barbieri del Politecnico di Torino e di Carlo Rega del Joint Research Centre (JRC).
L’obiettivo generale del progetto Life+ Sam4cp, che si svilupperà nell’arco di 4 anni, è quello di costituire un ulteriore avanzamento di quanto già predisposto con il progetto europeo Osddt-Med e con il progetto di capitalizzazione Medland2020, relativamente al tema della limitazione del consumo di suolo, tema cardine del secondo Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Torino approvato nel 2011, ma anche di prioritario interesse per le politiche in materia territoriale e ambientale di livello sia nazionale che comunitario. In pratica, si cercherà di produrre modelli di simulazione sia degli impatti dell’artificializzazione/impermeabilizzazione dei suoli sia delle conseguenze, anche in termini economici, per la collettività per arrivare a fornire alle amministrazioni locali strumenti di supporto nelle decisioni di governance territoriale.
In tema di consumo di suolo, la Provincia di Torino è stata fortemente innovatrice in quanto parallelamente all’avvio del primo Piano Territoriale di Coordinamento nel 2000, ha inaugurato un “Osservatorio del consumo di suolo in Provincia di Torino”. Successivamente ha definito delle norme in base alle quali i suoli liberi (ovvero l’insieme delle area a vocazione agricola o naturali) non possono più essere utilizzati a fini urbanistici. Nel 2010 è stata capofila del progetto europeo Osddt Med – Land use and sustainable development of territories of Mediterranean areas – cofinanziato dal Programme Med e conclusosi nel maggio 2013. Scopo del progetto è stato sviluppare un sistema di monitoraggio e valutazione del consumo di suolo a partire dall’identificazione di indicatori di misurazione comuni e di identificare strumenti operativi di gestione del territorio utili per ridurre il consumo di suolo.
In termini di risultati il progetto ha permesso di produrre tre tipologie di strumenti: strumenti per misurare il consumo di suolo applicabile nell’area Med; strumenti urbanistici per limitare il consumo di suolo; strumenti per comunicare e sensibilizzare gli attori sociali in merito alla sfide poste dal consumo di suolo. Attraverso queste esperienze si è compreso che per agire oggi è necessario andare oltre la misura quantitativa del fenomeno e oltre gli strumenti e le norme di pianificazione tese a limitare il consumo di suolo. E’ necessario che gli Enti, in particolare quelli locali di livello intermedio, quali appunto le Province, forniscano agli enti di scala più piccola tutti gli strumenti utili ad una pianificazione attenta al massimo contenimento del consumo di suolo. Da qui l’idea di un simulatore e di una progettazione assistita dei nuovi piani regolatori comunali, promossa nel quadro del nuovo progetto Life + Sam4cp.