Parchi naturali paralizzati, appello al ministro Galletti per il rinnovo dei Consigli direttivi
Federparchi, il Parlamento e WWF Italia hanno lanciato un appello al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti per una rapida nomina dei consigli direttivi dei Parchi nazionali. L’allarme sul rischio di una completa paralisi dei nostri Parchi Nazionali sollevato dal presidente della Federparchi, Giampiero Sammuri e nei giorni scorsi dal presidente della Commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci, intervenuto sul tema con una interrogazione parlamentare al ministro, è condiviso dal WWF Italia che insieme alle altre associazioni ambientaliste aveva già nei mesi scorsi sollecitato il rinnovo dei Consigli direttivi degli Enti attesi per alcuni Parchi da anni (il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e quello della Majella sono senza consiglio dal 2007, il Parco del Gargano e quello dell’Asinara dal 2008).
La gestione dei Parchi nazionali è affidata oggi solo al Presidente determinando così una gestione anomala, molto più problematica e limitata rispetto a quella del commissariamento degli Enti poiché i Presidenti a differenza dei Commissari non hanno i poteri dei Consigli Direttivi. Di fatto i Parchi oggi si trovano in una gestione provvisoria che nei fatti determina mille problemi anche nell’ordinaria gestione. Tale situazione, inoltre rappresentare un vero e proprio deficit di partecipazione e quindi di democrazia poiché nei Consigli siedono, a titolo gratuito, rappresentanti degli Enti locali, dei ministeri competenti, del mondo scientifico ed ambientalista.
La nuova composizione dei Consigli Direttivi dei Parchi Nazionali (stabilita dal DPR n.78 del giugno 2013) riduce da 12 a 8 i suoi componenti, prevedendo 4 rappresentanti dei Comuni, un esperto nominato dal Ministro dell’Ambiente, un esperto nominato dal Ministro dell’Agricoltura, un esperto dell’ISPRA (Istituto Superiore Protezione e Ricerca Ambientale), un esperto indicato dalle associazioni di protezione ambientale. Con questa composizione diventa determinante per l’equilibrio degli interessi rappresentati nei Consigli di amministrazione degli Enti Parco la qualità delle nomine dei due Consiglieri di competenza diretta dei due ministeri (ambiente e politiche agricole).
Il WWF Italia nel chiedere dunque con forza lo sblocco delle nomine, ricorda che la legge stabilisce che queste devono riguardare persone di comprovata competenza ed esperienza nella gestione del patrimonio naturale e culturale dei nostri parchi nazionali. L’auspicio, spiega il WWF, è dunque che il ministro Galletti identifichi persone con profili e curriculum di livello nazionale e eviti nomine che siano espressione di interessi locali (già rappresentati nei Consigli) o di equilibri politici.