Home » Idee » Sull’ozio: sostenibilità ambientale dello stare in poltrona:

Sull’ozio: sostenibilità ambientale dello stare in poltrona

giugno 17, 2014 Idee

Creativo, ricreativo, meditativo, intellettuale, salutare… L’elogio dell’ozio ha raccolto negli ultimi anni una nutrita schiera di voci e testimonial, tra filosofi, scrittori, artisti, sociologi e persino economisti. Tanto che il festival Architettura in Città di Torino, riflettendo sull’uso del tempo e dello spazio nel prossimo futuro, ha voluto chiudere l’edizione 2014 proprio con un dialogo sull’oziare, protagonisti il regista Davide Ferrario e l’architetto Patricia Urquiola.

Insomma, altro che “padre del vizio”: se non fosse per la fortunata assonanza che ne ha garantito la persistenza per secoli (meglio di uno slogan del caffè!), nessuno ormai citerebbe più l’ingiuriosa nomea con cui Catone il Vecchio rovinò la reputazione a questa sacrosanta (in)attività.

Oziare è intelligente, o meglio – aggiornando la terminologia – è smart. Chiunque sia chiamato a far parte del citato club di estimatori dell’indolenza, come minimo farà partire la sua apologia del tempo inoperoso dal concetto latino di otium, nobile attività intellettuale, di studio e di cura del corpo, prerogativa dell’uomo libero. Poi magari citerà Seneca, che vedeva l’ozio come una scelta di saggezza e di vita incorrotta; Petrarca e il suo ascetico isolamento letterario; o Bertrand Russell, che ammoniva contro i danni dell’eccesso di zelo e invitava alla riflessione. Per arrivare infine a deprecare, con Silvano Agosti, un sistema di vita fondato essenzialmente sul lavoro e a elogiare, secondo le teorie di sociologi come Domenico De Masi, le grandi possibilità creative delle ore passate a oziare.

Slow down, direbbe allora il vecchio Bertrand, rallentate, che vi fa bene al corpo, all’anima e al cervello. E non solo. Perché i benefici dell’ozio non riguardano esclusivamente l’esistenza individuale. Basta provare a ribaltare la prospettiva e pensare a cosa noi possiamo fare per l’ambiente che ci circonda, semplicemente non facendo niente. Oziare è, fra tutte le attività umane, la più sostenibile, la più ecologica e la più prossima all’impatto zero. Ebbene sì, l’ozio è green.

Tutta l’infelicità del mondo deriva dalla nostra incapacità di starcene seduti tranquilli in una stanza, scrisse Blaise Pascal. Lui probabilmente aveva in mente la Guerra dei Trent’anni, i maneggi di Richelieu, l’Inquisizione spagnola e altre amenità simili. Ma anche senza uscire di casa per dare inizio a una guerra di religione, la giornata tipo di un qualsiasi lavoratore, in gran parte del nostro mondo, ha comunque un impatto sull’ambiente, in termini di risorse ed energia consumate, di inquinamento, di CO2 prodotta. Il gas per fare il caffè, l’acqua per la doccia, l’elettricità per caricare il cellulare, la benzina per l’automobile e i suoi scarichi inquinanti immessi nell’aria (e ancora non si è nemmeno arrivati sul posto di lavoro); e poi luci, ascensori, computer, riscaldamento o aria condizionata, carta e inchiostro per stampare, ordini e spedizioni con relativi trasporti e imballaggi, trasferte d’affari in treno o in aereo…

D’accordo, si può obiettare che è inevitabile, che la maggior parte delle volte non se ne può fare a meno perché viviamo in questo sistema e la decrescita, con tutta la sua apologia della lentezza, benché sia oggi molto propagandata e quasi di moda, è in realtà messa in pratica solo da sparuti gruppetti di pionieri. Ma almeno nel weekend, quando non è necessario correre e spostarsi, perché non accontentarsi del divano o del prato vicino a casa, invece di imbottigliarsi in interminabili code in autostrada per raggiungere spiagge affollate o piste da sci?

Secondo il giornalista americano David Owen, fautore di un’idea piuttosto radicale di stile di vita sostenibile, il vero problema ambientale della mobilità non sono l’efficienza dei mezzi di trasporto e il consumo di carburante, ovvero i chilometri per litro: sono i chilometri stessi. Insomma, con buona pace degli iperattivi, dei workaholic e degli stakanovisti della domenica, per il bene del pianeta bisognerebbe smetterla di consumare asfalto e macinare chilometri e imparare a starsene un po’ tranquilli.

Non è facile, certo. “Siamo così presi dai ritmi frenetici del sistema, che presto inizieremo a frequentare centri per imparare a oziare”, suggerisce Patricia Urquiola. I corsi, volendo, già esistono, ma prima di spendere soldi per un master in poltroneria avanzata, provate con un semplice esercizio: la prossima domenica non toglietevi il pigiama, prendete un libro, buttatevi sul divano e oziate, sapendo che l’ambiente vi è grato per la vostra inattività. Non accendete l’aria condizionata però, altrimenti non vale!

Giorgia Marino

Share and Enjoy:
  • Print
  • PDF
  • email
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • del.icio.us
  • Digg
  • Twitter
  • LinkedIn
  • Current
  • Wikio IT
  • Netvibes
  • Live

PARLA CON LA NOSTRA REDAZIONE

Newsletter settimanale


Notizie dalle aziende

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

febbraio 9, 2023

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

Si è aperta oggi, 9 febbraio 2023, la seconda edizione dell’Amazon Sustainability Accelerator, il programma rivolto alle startup nella fase Early Stage focalizzate sulla sostenibilità. Lanciato da Amazon, EIT Climate-KIC (l’hub europeo per l’innovazione in materia di clima) e WRAP (una delle principali ONG britanniche impegnate nel contrasto al cambiamento climatico), Accelerator è aperto alle startup che stanno creando [...]

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

marzo 14, 2022

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

Di fronte ad un numero di dispositivi che ormai nel complesso supera la popolazione mondiale, cresce l’attenzione ai temi della sostenibilità e degli impatti ambientali derivanti dalla produzione, dall’uso e dallo smaltimento dei “telefonini“, i device di più comune utilizzo sia tra giovani che adulti. A evidenziare la criticità di questi numeri è intervenuto il [...]

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

ottobre 29, 2021

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

L’ambiente e il clima sono ormai diventati temi “mainstream”. Anche se pochissimi fanno, tutti ne parlano! Soprattutto le aziende, che hanno intercettato da tempo la crescente attenzione di consumatori sempre più critici e sensibili all’ecosostenibilità di prodotti e servizi.  Vi viene in mente un’azienda che oggi non si dica in qualche modo “green” o “ecofriendly”? [...]

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

giugno 18, 2021

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

“L’Adieu des glaciers: ricerca fotografica e scientifica” è un progetto prodotto dal Forte di Bard, che intende proporre un viaggio iconografico e scientifico progressivo tra i ghiacciai dei principali Quattromila della Valle d’Aosta per raccontare, anno dopo anno, la storia delle loro trasformazioni. L’iniziativa, che ha un orizzonte temporale di quattro anni, ha iniziato la sua [...]

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

aprile 19, 2021

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

Ormai è noto che la cavalcata delle rinnovabili è inarrestabile, ma questa è una vera e propria “conquista militare”: BayWa r.e., player globale nel settore delle energie rinnovabili, ha annunciato di aver trasformato due basi aeree inutilizzate e dismesse in Francia in parchi solari e terreni agricoli per l’allevamento di pecore. La società del Gruppo [...]

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

aprile 15, 2021

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

Un concerto in presenza, immersi in una foresta, per riavvicinare l’uomo alla natura attraverso la musica del violoncellista Mario Brunello e di Stefano Mancuso, con una differenza rispetto a qualsiasi altro concerto al mondo: l’accesso si paga in alberi, con il TreeTicket. L’esperimento si terrà a Malga Costa in Val di Sella, in Trentino, nella cornice della [...]

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

aprile 13, 2021

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

Secondo quanto emerge da una nuova ricerca di Mastercard incentrata sulla sostenibilità, a seguito della pandemia da Covid-19 sarebbe cresciuto in modo significativo il desiderio da parte di italiani ed europei di salvaguardare l’ambiente e miliardi di consumatori nel mondo sarebbero disposti ad adottare comportamenti “più responsabili“. Oltre la metà dei nostri connazionali (64% contro il [...]

Visualizza tutte le notizie dalle Aziende